La villa di Livia

La villa di Livia

La villa di Livia, nota anche come villa di Prima Porta è un sito archeologico dell’area metropolitana di Roma, appartenente a Livia Drusilla, moglie dell’imperatore Augusto.
La villa è citata nei testi di Plinio, Svetonio e Cassio Dione. I primi scavi del sito risalgono al 1863-1864, quando venne scoperta la celebre statua di Augusto di Prima Porta, tra le più belle dell’antichità, oggi conservata ai Musei Vaticani unitamente ad alcuni ambienti, come il famoso ninfeo sotterraneo, con affreschi di un arioso giardino raffigurato nei minimi particolari e con grande varietà di specie vegetali a grandezza naturale e senza interruzioni.

Wall painting - garden (viridarium) - Rome (villa of Livia at Via Flaminia) - Roma MNR PMaT - 01.jpg

Di ArchaiOptix – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=90856790

La grande sala misura 5,90 x 11,70 metri e fu realizzata in onore di Livia Drusilla, terza moglie di Augusto. Non è noto l’uso antico della sala, alla quale si accede da una scalinata in discesa e nella quale non vi sono finestre: forse esisteva però un lucernario nella volta a botte. Qui si trovava, probabilmente, un ambiente fresco dove ripararsi durante la calura estiva; alcune stalattiti geometriche che coronano la parte alta della parete favorivano l’idea di trovarsi in una grotta. Il giardino è graficamente organizzato con un occhio particolarmente attento alla simmetria, di suggestioni ariose date dagli elementi che danno l’idea del movimento: gli uccelli in volo e i rami che si piegano accompagnando il vento.

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Di ArchaiOptix – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=90856789

Durante la seconda guerra mondiale, nel 1944, un ordigno danneggiò la sala sotterranea, che tra l’altro veniva usata anche dai militari come rifugio. Nel dopoguerra si decise di staccare le preziose pitture (1951), che vennero trasferite nel Museo Nazionale Romano dove si trovano tutt’oggi. Nel 1973 la villa venne espropriata ai privati proprietari: ciò permise la creazione di un parco pubblico legato al sito, e nel 1982 si è iniziato il restauro delle strutture superstiti del complesso.

Foto anteprima: Di ArchaiOptix – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=90856792

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