Bomba day a Monterotondo: orari dell’evacuazione e tutte le modifiche a bus e treni

Domenica 21 dicembre Monterotondo Scalo si fermerà per quello che è stato ribattezzato il “bomba day”. Il ritrovamento di un ordigno inesploso della Seconda guerra mondiale in via Galvani ha attivato una complessa macchina organizzativa che culminerà con le operazioni di disinnesco curate dal 6° reggimento genio pionieri dell’Esercito. Non si tratta solo di una procedura tecnica, ma di un momento in cui la storia riemerge dal sottosuolo per ricordare come il passato possa ancora interferire con la frenesia industriale contemporanea. La giornata inizierà presto, con le prime operazioni di evacuazione fissate tra le 7:30 e le 8:00 del mattino, trasformando un quartiere produttivo in una silenziosa zona fantasma.

La gestione della zona rossa e dei residenti

L’intervento richiede una sicurezza assoluta, motivo per cui è stata istituita una zona rossa con un raggio di 755 metri dal punto del ritrovamento. Saranno circa 2.500 i cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni, coinvolgendo un lungo elenco di vie tra cui via Galvani, via Aldo Moro e parte della via Salaria. L’originalità di questa operazione risiede nella sua natura radicale: non verranno solo abbassate le serrande dei negozi, ma l’intera area sarà tecnologicamente “congelata”. Verranno infatti interrotte le forniture di gas ed energia elettrica e, aspetto cruciale per la nostra epoca, saranno disattivati i ripetitori telefonici. Questo isolamento totale mira a prevenire qualsiasi interferenza con le attività di despolettamento, rendendo l’area un vuoto digitale e fisico per l’intera durata dei lavori.

Trasporti e viabilità sotto scacco

La mobilità subirà uno sconvolgimento significativo, influenzando sia il trasporto su gomma che quello su rotaia. Le linee bus Cotral saranno deviate per evitare il nodo dello Scalo, con percorsi alternativi che passeranno per la Traversa del Grillo e l’autostrada A1 per chi è diretto a Roma Tiburtina. Le fermate storiche del centro e dello scalo saranno sospese fino alla riapertura prevista intorno alle 14:30. Ancora più impattante sarà il blocco della circolazione ferroviaria tra Roma Tiburtina e Fara Sabina-Montelibretti a partire dalle ore 9:00. Questo stop obbligherà i pendolari domenicali a utilizzare servizi bus sostitutivi con fermate decentrate, ridisegnando temporaneamente la geografia dei collegamenti tra la capitale e la provincia.

Accoglienza e presidio del territorio

Per mitigare il disagio di chi dovrà rimanere fuori casa per circa sette ore, il Comune ha predisposto tre centri di accoglienza: la scuola Raggio di Sole, la sede del comitato di quartiere Piè di Costa e l’auditorium della chiesa San Martino. Qui i cittadini troveranno ristoro e assistenza sanitaria. Un aspetto fondamentale riguarda la sicurezza delle case vuote: oltre 100 volontari della protezione civile e forze dell’ordine presidieranno la zona rossa per prevenire fenomeni di sciacallaggio.

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