Nel cuore di Roma, in un sabato pomeriggio come tanti, il quotidiano scorrere della vita si è fermato per un attimo, rivelando un lato oscuro e crudele della criminalità. Un uomo di 82 anni, con la vista compromessa, stava rincasando a piedi in via Cimarra, nel quartiere Monti. Un gesto di normale routine per un anziano che, giorno dopo giorno, si affida alla familiarità delle strade per ritrovare la sicurezza della propria casa. La sua vulnerabilità non era evidente a chiunque, ma era fin troppo chiara agli occhi di due persone che lo avevano scelto come bersaglio, agendo come predatori senza scrupoli nel bel mezzo dell’estate.
In un attimo, la dignità e la tranquillità di quell’uomo sono state calpestate. Approfittando della sua difficoltà, una coppia di malviventi, un uomo di 52 anni e una donna di 44, gli si è avvicinata. Non c’è stata violenza, non c’è stata minaccia a parole, solo un gesto rapido e infame: approfittando della sua condizione, gli hanno sfilato il portafogli dalle tasche. La rapidità e l’assenza di un confronto fisico non rendono l’azione meno spregevole; al contrario, ne sottolineano la natura vile e calcolatrice, dimostrando come i due avessero mirato proprio a una persona indifesa per assicurarsi un colpo facile e senza rischi.
Tuttavia, l’episodio ha avuto un epilogo inatteso per i due criminali. La loro fuga è stata interrotta dalla presenza invisibile e attenta della legge. Una pattuglia in borghese dei carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia, che si trovava lì per un normale servizio di controllo del territorio, ha assistito alla scena. Senza esitazione, i militari si sono lanciati all’inseguimento della coppia, bloccandola prima che potesse far perdere le proprie tracce. L’inaspettato e fulmineo intervento dei carabinieri ha trasformato un atto di vigliaccheria in un momento di giustizia immediata.
I due malviventi, entrambi di nazionalità rumena e già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e condotti in tribunale. La loro storia si è conclusa con le manette, ma la vicenda lascia una riflessione più profonda. La rapina a un anziano non vedente non è un semplice furto, ma un attacco alla dignità e alla sicurezza dei più fragili. La prontezza dei carabinieri non è stata solo un successo investigativo, ma il segnale rassicurante che in una società complessa, la vigilanza e la protezione dei cittadini più vulnerabili sono una priorità, anche quando si manifestano in modo inatteso.