Stop alla movida abusiva: chiuso un circolo privato trasformato in discoteca non autorizzata in zona Circo Massimo

Roma, soprattutto nel fine settimana, si muove a una “doppia velocità” di illegalità: quella del divertimento sfrenato e abusivo nei luoghi della movida e quella della velocità pericolosa sulle strade. La Polizia Locale di Roma Capitale, i Caschi Bianchi, ha risposto a questo doppio fronte con un’attività di controllo straordinaria che copre l’intera città. L’operazione è la dimostrazione che la tutela dell’ordine pubblico e la sicurezza stradale non sono settori separati, ma due facce della stessa medaglia: il ripristino della legalità e della qualità della vita urbana. I risultati sono impressionanti: chiusure nel centro storico e migliaia di illeciti stradali rilevati in periferia, segno di una strategia di controllo onnicomprensiva.

Discoteca abusiva: l’inganno del circolo privato

L’intervento più significativo nel centro storico ha avuto luogo in zona Circo Massimo. Lì, un anonimo circolo privato, senza insegna, era stato trasformato in una vera e propria discoteca, capace di attrarre circa cento persone. Il punto originale è che il gestore ha tentato di camuffare un’attività di pubblico spettacolo – notoriamente soggetta a rigide norme di sicurezza antincendio, uscite di emergenza e insonorizzazione – dietro la facciata meno regolamentata del circolo privato. Dopo le segnalazioni, i Caschi Bianchi sono intervenuti “rovinando” la festa e, soprattutto, prevenendo potenziali pericoli per l’incolumità pubblica. Il gestore è stato denunciato per aver esercitato un’attività di pubblico spettacolo senza le necessarie autorizzazioni, un atto dovuto per chi mette a rischio la sicurezza altrui in nome del profitto facile e della disattenzione per le norme fondamentali.

L’azione della Polizia Locale non si è limitata al solo Circo Massimo. I servizi di contrasto alla “movida selvaggia” si sono estesi nei quartieri nevralgici della vita notturna come Trastevere, Pigneto, Piazza Bologna e San Lorenzo, con oltre 300 verifiche totali. È emerso un vero e proprio quadro di illegalità diffusa: un centinaio di illeciti rilevati, molti dei quali legati alla vendita e somministrazione irregolare di alcolici. Minimarket aperti oltre l’orario consentito e, cosa ancora più grave, violazioni delle norme igienico-sanitarie nelle cucine. Questi dettagli rivelano che il caos della movida non riguarda solo il rumore, ma tocca la salute dei consumatori e la concorrenza sleale, con attività che operano fuori da ogni regola base per massimizzare il guadagno a discapito della collettività.

Parallelamente al contrasto della movida notturna, i Caschi Bianchi hanno spostato l’attenzione sulla sicurezza stradale, specialmente a Roma Nord, dove erano state segnalate frequenti problematiche legate ai motoraduni non autorizzati. In zona Ponte Milvio e dintorni, il Comando ha schierato una quarantina di unità, tra motociclisti e autopattuglie, con un chiaro mandato: garantire la sicurezza e punire gli eccessi di velocità e i comportamenti pericolosi. Il risultato è sconcertante ma necessario: oltre 2mila illeciti registrati e un migliaio di verifiche approfondite sull’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze. Questo dispiegamento di forze dimostra che la Polizia è determinata a non permettere che alcune aree della città vengano trasformate in circuiti privati o zone franche per l’alta velocità pericolosa.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *