Abaco: Parte superiore del capitello nelle colonne degli ordini classici; per estensione, può indicare l’estremità superiore di mensole o balaustre.
Abside: Struttura semicircolare, poligonale o lobata, con volte a catino, tipica delle chiese, spesso situata alla fine della navata principale, ma talvolta anche di quella laterale o del transetto.
Acanto: Un fregio caratteristico del capitello corinzio.
Acroterio: Un elemento decorativo, solitamente posto sugli angoli o sulla sommità del frontone nei templi dell’antichità.
Aggetto: Qualsiasi elemento che si protende dalla verticale di un muro o superficie.
Acropoli: Cittadella fortificata di una città antica, spesso con significati difensivi e religiosi.
Altare: Tavola sacra usata per le celebrazioni religiose, soprattutto nella liturgia cattolica, che in origine conteneva le reliquie dei martiri.
Ambone: Podio rialzato usato nelle prime chiese per la lettura delle Scritture, oggi il luogo da cui vengono lette le letture bibliche o fatte le omelie.
Arcata: Elemento architettonico ad arco, presente in successione, tipicamente nelle costruzioni a volta.
Architrave: Elemento orizzontale che connette colonne o pilastri, sostenendo le strutture sovrastanti.
Archivolto: Un motivo decorativo usato per enfatizzare la bellezza di un arco.
Arco: Struttura portante curva, spesso sorretta da colonne o stipiti.
Atrio: Spazioso ingresso di un edificio, spesso di grandi dimensioni.
Aula: Sala riservata a riunioni importanti, come quelle di tribunali o parlamenti.
Balaustrata: Parapetto composto da una serie di balaustri allineati, sorretti da un basamento e coronati da una cimasa.
Bastione: Struttura difensiva formata da un terrapieno racchiuso da robuste mura, con una base scarpata e una parte superiore verticale.
Bugna: Pietra lasciata in rilievo e sbozzata, usata come rivestimento ornamentale in murature.
Bugnato: Rivestimento decorativo architettonico composto da bugne.
Bifora: Finestra suddivisa in due aperture uguali da una colonnina, tipica dell’architettura medievale e quattrocentesca.
Basilica: Edificio pubblico di epoca romana, generalmente rettangolare e suddiviso in navate, utilizzato per riunioni e amministrazione della giustizia; successivamente adattato per il culto cristiano.
Bassorilievo: Rappresentazione plastica che sporge in maniera limitata rispetto al piano di fondo.
Battistero: Edificio annesso o vicino a una cattedrale, dedicato al rito del battesimo.
Cantoria: Tribuna elevata destinata ai cantori all’interno delle chiese.
Capitello: Parte decorativa superiore di una colonna, sulla quale poggia l’architrave o l’arco.
Capriata: Struttura triangolare usata per sostenere coperture di edifici, comunemente in legno, ferro o cemento armato.
Cariatide: Figura scolpita, solitamente femminile, utilizzata come supporto al posto di una colonna o pilastro.
Cartella: Elemento decorativo architettonico racchiuso in una cornice, spesso usato per iscrizioni o epigrafi.
Cartoccio: Motivo ornamentale a forma di rotolo stilizzato, usato in cornici e stemmi.
Cassettone: Riquadri geometrici ottenuti nei soffitti piani o nelle volte.
Cattedra: Seggio riservato al vescovo o al pontefice durante funzioni solenni.
Caulicolo: Motivo decorativo a forma di steli o viticci, tipico dei capitelli corinzi.
Ciborio: Piccola edicola, di solito a forma di tempietto, che custodisce l’ostia consacrata sull’altare.
Cippo: Monumento commemorativo o funerario, solitamente costituito da un tronco di colonna o pilastro.
Colonna: Elemento verticale circolare che serve a sostenere una struttura o con funzione decorativa.
Conchiglia: Motivo decorativo che richiama la forma di una conchiglia.
Concio: Blocco di pietra lavorato, utilizzato per la costruzione di strutture murarie.
Contrafforte: Struttura che sostiene le spinte di edifici con grande sviluppo verticale, tipica dell’architettura gotica.
Cordone: Elemento architettonico cilindrico, utilizzato come modanatura o con scopi funzionali.
Cornice: Elemento che delimita e incornicia superfici, immagini o strutture, accentuandone le caratteristiche estetiche.
Cornucopia: Vaso a forma di corno, ricco di frutta e fiori, simbolo di prosperità e abbondanza.
Coro: Spazio riservato ai cantori all’interno delle chiese, spesso decorato con stalli scolpiti.
Crepidine: Basamento o gradino architettonico.
Cupola: Superficie curva generata dalla rotazione di un arco attorno a un asse verticale, posta sopra un tamburo e collegata a una pianta poligonale.
Cuspide: Elemento triangolare o piramidale che corona una struttura architettonica.
Canone: Schema di riferimento usato come regola in un’arte, come il canone pittorico.
Corte: Spazio aperto all’interno di un edificio, utile per dare luce e aria agli ambienti circostanti.
Chiostro: Cortile porticato situato all’interno di un complesso monastico.
Cimasa: Cornice aggettante posta a coronamento di un edificio o di un mobile.
Corinzio: Ordine architettonico classico caratterizzato da colonne scanalate e capitelli decorati con foglie d’acanto e volute.
Compluvio: Linea di incontro tra due falde del tetto, che canalizza l’acqua piovana.
Catena: Trave orizzontale che collega i puntoni della capriata, usata per stabilizzare la struttura.
Cornicione: Cornice che corona gli edifici, con valore sia tecnico che decorativo.
Costolone: Nervatura sporgente utilizzata per rafforzare le volte o le cupole.
Cripta: Ambiente sotterraneo, spesso sacro o cimiteriale, situato sotto le chiese.
Crociera: Struttura di rinforzo composta da elementi che si incrociano diagonalmente.
Dentello: Motivo decorativo composto da una serie di parallelepipedi sporgenti, comune nelle cornici ioniche e medievali.
Doccione: Elemento tubolare, spesso decorato, usato per il deflusso dell’acqua dalle strutture.
Dorico: Ordine architettonico greco, caratterizzato da colonne senza base e un capitello semplice con un abaco e un echino.
Displuvio: Angolo o colmo formato dall’incontro di due falde del tetto, lungo il quale l’acqua si divide.
Deambulatorio: Corridoio che circonda il coro di una chiesa medievale, spesso collegato a cappelle radiali.
Edicola: Piccola struttura a forma di tempietto, eretta per proteggere statue o epigrafi.
Elice: Volute minori presenti nel capitello corinzio.
Embrice: Laterizio trapezoidale utilizzato per coperture di tetti.
Entasi: Leggera curvatura nel fusto delle colonne, introdotta per correggere l’effetto ottico di restringimento a metà altezza.
Epistilio: Architrave delle costruzioni greche, formato da blocchi di marmo poggiati sulle colonne.
Erma: Scultura su pilastro raffigurante una testa e parte del busto umano.
Esedra: Ambiente a forma di emiciclo usato per incontri o esposizioni in epoca romana.
Fornice: Spazio aperto formato da un arco, usato anche come porta monumentale.
Frontone: Elemento triangolare o arcuato che corona una facciata architettonica.
Fregio: Elemento decorativo orizzontale situato tra l’architrave e la cornice di una struttura.
Festone: Motivo decorativo ad arco, composto da rami, foglie o fiori, usato per ornare ambienti durante festività.
Foglia: Motivo ornamentale che riproduce la forma di una foglia.
Formella: Riquadro decorativo incorniciato, spesso utilizzato come elemento ornamentale o per pavimenti.
Girale: Motivo decorativo a forma di voluta, ispirato a elementi vegetali.
Glifo: Incisione ornamentale con profilo rotondo o angolare, usata in architettura.
Goccia: Elemento ornamentale a forma di piccolo cilindro o cono, presente nell’architettura dorica.
Gocciolatoio: Parte sporgente di una cornice che consente il deflusso dell’acqua piovana.
Guglia: Elemento architettonico piramidale e slanciato, che corona edifici o loro parti.
Gronda: Margine del tetto che sporge rispetto alle pareti esterne di un edificio, permettendo il deflusso dell’acqua.
Guscio: Modanatura concava usata come elemento decorativo in architettura.
Ionico: Ordine architettonico classico, caratterizzato da colonne con base, capitello con volute e un fregio spesso decorato.
Impluvio: Bacino rettangolare posto al centro dell’atrio di una casa romana per raccogliere l’acqua piovana.
Ipostilo: Grande ambiente il cui tetto è sostenuto da file di colonne.
Iconostasi: Struttura che divide il presbiterio dalle navate nelle chiese di rito greco, adornata con immagini sacre.
Imoscapo: Parte inferiore del fusto di una colonna.
Intercolonnio: Spazio tra due colonne consecutive.
Lacunari: Sinonimo di soffitto a cassettoni.
Lanterna: Struttura cilindrica o poligonale posta sopra una cupola, con funzioni di ventilazione e illuminazione.
Lesena: Risalto verticale decorativo su una parete, ripetuto a intervalli regolari.
Lunetta: Superficie semicircolare di muro che si trova sopra una porta o finestra, spesso decorata con pitture.
Loggia: Struttura architettonica aperta su uno o più lati, con una serie di arcate che affacciano verso l’esterno.
Loggiato: Architettura costituita da un insieme di ambienti aperti verso l’esterno.
Mascherone: Raffigurazione scultorea di un volto umano, spesso ingrandito o deformato in modo grottesco, utilizzato come ornamento architettonico.
Matroneo: Loggiato interno situato sopra le navate minori delle basiliche paleocristiane, riservato tradizionalmente alle donne.
Mensola: Elemento architettonico fissato a un’estremità e libero all’altra, che serve a sostenere strutture sovrastanti.
Merlo: Ciascun elemento sporgente costruito a serie sul coronamento di mura fortificate, per scopi difensivi o ornamentali.
Metopa: Porzione di muro situata tra due triglifi nel fregio dorico, usata per ospitare decorazioni o iscrizioni.
Modanatura: Elemento sagomato che segue un profilo rettilineo o curvilineo, usato in architettura o arredamento.
Modiglione: Mensola scolpita che sostiene la cornice nella trabeazione degli edifici, tipica dell’ordine corinzio.
Modulo: Unità di misura standard utilizzata per determinare le proporzioni tra le varie parti di un edificio.
Mutulo: Elemento decorativo sporgente sotto il gocciolatoio nelle costruzioni doriche, in corrispondenza dei triglifi e delle metope.
Nartece: Spazio vestibolare nelle basiliche paleocristiane, destinato ai catecumeni e ai penitenti, spesso posto all’esterno della facciata.
Navata: Spazio longitudinale in cui è suddiviso l’interno di una chiesa, delimitato da muri perimetrali e da colonne o pilastri intermedi.
Nicchia: Incavo semicircolare in un muro, solitamente destinato a ospitare statue o elementi decorativi.
Obelisco: Monumento commemorativo di origine egiziana, costituito da un pilastro quadrangolare allungato che termina con una punta piramidale.
Ogiva: Nervatura diagonale che caratterizza le volte a crociera romaniche e gotiche, oppure arco a sesto acuto tipico dell’architettura gotica.
Ordine: In architettura, insieme di elementi costruttivi e decorativi con caratteristiche formali costanti, come gli ordini dorico, ionico e corinzio.
Ovolo: Modanatura decorativa caratterizzata da una serie di elementi ovoidali alternati a dardi o altre forme geometriche.
Palio: Drappo ricamato che veniva assegnato come premio nelle gare medievali, specialmente quelle equestri.
Parasta: Pilastro decorativo integrato in una parete, che sporge leggermente rispetto alla superficie muraria.
Peduccio: Elemento architettonico sporgente su cui poggiano archi o spigoli di volte.
Pergamo: Struttura rialzata utilizzata per la predicazione, simile a un pulpito o ballatoio.
Picchiotto: Battente metallico fissato a una porta, usato per bussare.
Piedestallo: Base su cui poggia una statua, una colonna o un altro elemento architettonico decorativo.
Pigna: Ornamento architettonico che riprende la forma della pigna.
Pilastro: Elemento strutturale verticale, spesso quadrangolare, utilizzato per sostenere archi, volte o altre strutture.
Pluteo: Pannello scolpito o decorato che separa o recinta spazi sacri, come l’altare o la cantoria nelle chiese cristiane.
Portale: Grande porta monumentale, spesso decorata con sculture o rilievi, che costituisce l’ingresso principale di un edificio.
Predella: Base rialzata su cui poggiano mobili o strutture, oppure gradino di legno alla base di un altare.
Pronao: Parte anteriore di un tempio o di un edificio sacro, spesso formata da un portico con colonne.
Protiro: Piccolo portico con due colonne o pilastri, che orna l’ingresso delle chiese, comune nell’architettura romanica.
Pulvino: Elemento architettonico a forma di tronco di piramide, posto tra il capitello di una colonna e l’arco sovrastante, tipico dell’architettura bizantina.
Puteale: Parapetto decorato di un pozzo, solitamente in marmo e adornato con fregi.
Peristilio: Cortile interno di una casa antica, circondato da colonne o portici; può anche indicare un colonnato che circonda un edificio.
Portico: Struttura architettonica aperta su uno o più lati, sostenuta da colonne o pilastri, con funzioni decorative o di riparo.
Presbiterio: Parte della chiesa adiacente all’altare, riservata ai sacerdoti durante le celebrazioni religiose.
Proscenio: Parte anteriore di un palcoscenico teatrale, dove si svolge l’azione scenica.
Quadrifoglio: Foglia rara con quattro foglioline, considerata simbolo di buona fortuna.
Rampante: Arco che si sviluppa su due basi situate a diversa altezza, tipico dell’architettura gotica.
Rastremazione: Riduzione graduale dello spessore di colonne, pilastri o muri, solitamente verso l’alto.
Ratta: Parte inferiore o sommità assottigliata di una colonna o pilastro.
Rosone: Finestra circolare decorativa, spesso posta sulla facciata delle chiese, che illumina l’interno.
Rostro: In architettura, elemento decorativo a forma di becco, utilizzato in epoca romana come arma sulle navi da guerra.
Sarcofago: Tomba monumentale decorata con pitture, bassorilievi o altre sculture, tipica dell’antichità e del medioevo.
Scudo: Antica arma di difesa portata dai guerrieri; in araldica, rappresenta uno stemma o blasone.
Serraglia: Chiave di volta di un arco o volta architettonica.
Spicchio: Parte di una struttura circolare o sferica suddivisa in segmenti.
Stallo: Seggio decorato, spesso allineato in serie, utilizzato nei cori delle chiese o in sale per solenni cerimonie.
Stilobate: Basamento su cui poggiano le colonne di un tempio greco.
Strombatura: Sagomatura obliqua del muro intorno a porte o finestre.
Scena: Area rialzata di un teatro dove si esibiscono gli attori, completa di quinte e frontale.
Sostruzione: Parte sotterranea di un edificio, spesso utilizzata come base strutturale.
Tabernacolo: Tempietto al centro di un altare, in cui si custodisce l’Eucaristia.
Tempio: Edificio consacrato al culto di una divinità.
Tiburio: Struttura poligonale che sovrasta la cupola di alcune chiese.
Timpano: Parte triangolare del frontone di un edificio, con funzioni ornamentali o strutturali.
Tondino: Modanatura semicircolare utilizzata come ornamento tra il fusto di una colonna e il capitello o la base.
Toro: Modanatura semicilindrica, usata per delimitare o decorare colonne e altri elementi architettonici.
Trabeazione: Struttura orizzontale posta a congiungere colonne o pilastri, composta da architrave, fregio e cornice.
Transenna: Parapetto lavorato a trafori o intarsi, utilizzato nelle basiliche cristiane per separare il presbiterio dalla navata.
Transetto: Navata trasversale che interseca la navata principale di una chiesa, conferendole una pianta a croce.
Trifora: Finestra suddivisa in tre aperture, separata da colonnine, tipica dell’architettura medievale.
Triglifo: Motivo decorativo del fregio dorico, costituito da tre scanalature verticali ripetute.
Trilobo: Arco decorativo con tre piccole arcate sotto l’intradosso.
Tamburo: Parte cilindrica che sorregge la cupola di un edificio, oppure elemento che costituisce la sezione del fusto di una colonna.
Tribuna: Spazio elevato da cui gli oratori greci parlavano al pubblico, oppure palco o gradinata usata per le funzioni cerimoniali.
Volta: Copertura curva di un soffitto, ottenuta mediante l’intersezione di archi.
Vestibolo: Spazio di ingresso di un edificio, tipicamente ampio e decorato.
Voluta: Motivo decorativo a spirale, tipico del capitello ionico.
Zooforo: Fregio ionico decorato con figure di animali, posto tra l’architrave e la cornice.