Il Foro, nucleo della città romana

Foro

Il foro, dal latino forum, era il centro civile delle città romane. In età più antica era destinato ai mercati e sorgeva lungo le principali vie di comunicazione. Dal periodo repubblicano in poi fu lo spazio destinato alle attività politiche, amministrative, commerciali e religiose della città. Il foro veniva nel tempo ampliato, variato nella forma e specializzato nelle funzioni.

Prima del periodo imperiale, raramente il foro nasceva da un progetto unitario, ma seguiva piuttosto, nella sua evoluzione, le dinamiche della città. Non è facile, dunque, individuarne un modello ripetibile. Lo stesso Vitruvio, pur teorizzando un’ideale pianta rettangolare con rapporto tra i lati di 2 a 3, ammetteva le difficoltà di applicazione di uno schema così astratto. Durante l’impero si distinsero in modo netto, all’interno dell’area, i luoghi destinati alle diverse funzioni, con prevalenza di quelle amministrativa, giudiziaria e religiosa. Vitruvio indicava che gli edifici più rappresentativi, quali l’Erario e la Curia, fossero interni al foro, in modo che la loro ampiezza e simmetria lo valorizzassero, rispettandone le proporzioni.

196- ROMAN TOWN PLANNING, Pompeii: Restored drawing of the Forum of Pompeii. Around the time of Sulla (c. 80 B… | Ancient pompeii, Pompeii, Pompeii and herculaneum

La regola per la localizzazione del foro non era semplice identificarla, se non con il criterio che considerava il collegamento con le attività prevalenti o più rappresentative della città. Vitruvio suggeriva che nelle città marittime, l’area ad esso riservata non doveva essere lontana dal porto, mentre nelle città dell’entroterra doveva collocarsi nel cuore della città. Nelle nuove città il foro si trovava generalmente all’incrocio tra il cardo maximus e il decumanus maximus (assi principali della città) o almeno nelle loro vicinanze; esso era, in ogni caso, sempre a ridosso di una delle due arterie. Nell’organizzazione più semplice, il nucleo principale della città romana era formato dalla presenza del capitolium, del foro e della basilica, con le aggiunte di altri nuclei con funzioni a carattere pubblico.

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Come negli spazi collettivi dell’agorà greca, il foro ospitava ampi portici colonnati che talvolta collegavano costruzioni monumentali, quali le basiliche e i templi. Questi ultimi occupavano una posizione dominante, anche perché erano posti su un basamento con scalinata d’accesso, determinando l’organizzazione totale dello spazio aperto. L’ingresso al foro avveniva attraverso porte monumentali, con la presenza di colonne commemorative, archi di trionfo e statue di personaggi eminenti o divinità.

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