Calendario Romano

Se i Romani avessero portato con sé una carta d’identità, avremmo trovato un’indicazione piuttosto curiosa dell’anno di nascita: ad esempio, avremmo letto che Tizio nacque “sotto il consolato di M. Tullio Cicerone e C. Antonio.”

Questo modo di indicare l’anno potrebbe sembrarci insolito, ma per i Romani era del tutto naturale. Poiché i consoli cambiavano generalmente ogni anno, era pratico riferirsi agli anni utilizzando i nomi dei consoli in carica in quel periodo.

Oltre a questo sistema, i Romani utilizzavano anche un’altra modalità: numerare gli anni a partire dalla fondazione di Roma. Ad esempio, l’anno 135 “ab Urbe condita” (dalla fondazione di Roma), una frase latina che letteralmente significa “dalla città fondata” e che rifletteva la loro visione di Roma come la città per eccellenza.

L’anno romano, proprio come il nostro, era suddiviso in dodici mesi. Tuttavia, prima della riforma introdotta da Giulio Cesare, l’anno iniziava a marzo. Questo spiega l’origine dei nomi dei mesi come “settembre” e “ottobre”, che all’epoca indicavano rispettivamente il settimo e l’ottavo mese.

“Guardati dalle Idi di marzo!” avvertì un indovino Cesare pochi giorni prima del suo assassinio. La profezia si avverò: Cesare venne ucciso proprio il 15 marzo, il giorno delle Idi. Ma perché l’indovino usò il termine “Idi” per indicare un giorno specifico del mese? Nella tradizione romana, tre giorni del mese avevano nomi speciali: le Calende, le Idi e le None. Le Calende corrispondevano al primo giorno di ogni mese, un termine derivato dall’antico verbo latino “calare”, che significa “annunciare”. In effetti, era compito del Pontefice Massimo proclamare le festività religiose per il mese in corso.

Le Idi, invece, segnavano il giorno del plenilunio, cadendo il 13 di ogni mese, tranne in marzo, maggio, luglio e ottobre, in cui si verificavano il 15. Il loro nome deriva da un verbo greco che significa “risplendere”. Le None si collocavano tra le Calende e le Idi, corrispondendo al nono giorno prima di quest’ultime. Gli altri giorni del mese venivano conteggiati a ritroso, partendo da queste date chiave, includendo sia il giorno di partenza che quello di arrivo. Un grafico può aiutare a comprendere meglio questo sistema di conteggio.

Gennaio

  • 1 gennaio: Festa di Esculapio, celebrata sull’Isola Tiberina in onore del dio della medicina.
  • 3-5 gennaio: Compitalia, dedicata ai Lares Compitales, divinità protettrici delle famiglie e degli incroci, con offerte di sacrifici e doni.
  • 9 gennaio: Agonalia, in onore di Giano, il dio dei passaggi e delle porte, da cui prende il nome il mese di gennaio.
  • 11 gennaio: Carmentalia, celebrata in onore di Carmenta, dea della profezia e del parto, venerata presso la Porta Carmentalis.
  • 15 gennaio e 24-26 gennaio: Sementivae o Paganalia, festività agricola per onorare Tellus e Cerere, dee della terra e dei raccolti, con sacrifici e processioni.
  • 27 gennaio: Castorum, dedicata ai Dioscuri, Castore e Polluce, divinità della cavalleria e dei gemelli, venerati nel loro tempio nel Foro Romano.
  • 30 gennaio: Feriae Marti, in onore di Marte, dio della guerra e padre dei Romani, celebrata con sacrifici e preghiere per il successo militare.

Febbraio

  • 1 febbraio: Altra celebrazione per Esculapio, dio della medicina, presso il suo tempio sull’Isola Tiberina.
  • 7-17 febbraio: Fornacalia, festa in onore di Fornace, dea dei forni e della panificazione, celebrata con offerte di pane e focacce.
  • 13-21 febbraio: Parentalia, dedicata agli antenati, con visite alle tombe, offerte di fiori, cibo e vino, e preghiere per la loro pace.
  • 13-15 febbraio: Lupercalia, in onore di Luperco, divinità della fertilità, caratterizzata da una corsa di sacerdoti nudi, i Luperci, che frustavano le donne con strisce di pelle di capra per promuovere la fertilità.
  • 17 febbraio: Quirinalia, in onore di Quirino, dio della guerra e della comunità romana, celebrata con sacrifici e banchetti.
  • 21 febbraio: Feralia, dedicata alle divinità del mondo inferiore, celebrata con offerte di fave nere, miele, latte e vino, e con il lancio di fiori e torte nelle tombe.
  • 22 febbraio: Caristia, in onore della Cara Cognatio, o la famiglia amata, celebrata con banchetti e scambi di doni tra parenti, e incenso offerto ai Lari, le divinità domestiche.
  • 23 febbraio: Terminalia, in onore di Terminus, il dio dei confini, celebrata con sacrifici e libagioni sui cippi che delimitavano i campi.
  • 27 febbraio: Equirria, ancora in onore di Marte, celebrata con corse di cavalli sul Campo Marzio.

Marzo

  • 1 marzo: Matronalia, dedicata a Giunone, dea del matrimonio e della maternità, celebrata con scambi di doni e banchetti tra mogli e mariti.
  • 7 marzo: Nones, un giorno riservato al pagamento dei debiti e al commemorare i defunti.
  • 9 marzo: Agonalia, una celebrazione in onore di Marte, dio della guerra e del rinnovamento primaverile, caratterizzata da sacrifici di animali e le danze dei Salii, i sacerdoti di Marte.
  • 14 marzo: Equirria, un’altra festività in onore di Marte, segnata da corse di cavalli nel Campo Marzio.
  • 15 marzo: Idi, giornata dedicata ai riti in onore di Anna Perenna, dea dell’anno e della longevità, e alla memoria dell’assassinio di Giulio Cesare.
  • 17 marzo: Liberalia, festa di Libero, dio della fertilità e del vino, celebrata con offerte di miele, latte e vino, e dalla cerimonia della toga virilis, che segnava il passaggio dei giovani romani allo status di cittadini adulti.
  • 19 marzo: Quinquatrus, in onore di Minerva, dea della sapienza e delle arti, festeggiata con offerte di fiori e incenso e benedizioni degli strumenti di lavoro.
  • 23 marzo: Tubilustrium, dedicata a Marte, segnata dalla purificazione delle trombe militari e dalla processione dei Salii.
  • 25 marzo: Hilaria, in onore di Cibele, dea della natura e della terra madre, celebrata con giochi, scherzi e risate per commemorare la resurrezione di Attis, il suo consorte.
  • 27 marzo: Feriae Marti, ulteriore festa in onore di Marte, con sacrifici e preghiere per il successo in battaglia.

Aprile

  • 1 aprile: Veneralia, dedicata a Venere Verticordia, celebra la dea del cambiamento dei cuori con offerte di rose, mirto e incenso, e il rito del bagno delle statue della dea.
  • 4-10 aprile: Megalesia, in onore di Cibele, la Grande Madre, caratterizzata da sacrifici di tori, processioni festive e spettacoli di teatro e musica.
  • 12-19 aprile: Cerealia, festa di Cerere, dea dell’agricoltura, celebrata con offerte di grano, papaveri e dolci, oltre a corse di cavalli e carri.
  • 15 aprile: Fordicidia, festività per Tellus, la dea della terra, con il sacrificio di una vacca incinta e l’uso delle sue ceneri nei riti della Parilia.
  • 21 aprile: Parilia, in onore di Pale, protettrice dei pastori e delle greggi, segnata dal salto attraverso fuochi di paglia e sterco di pecora e dalla purificazione di pecore e pastori.
  • 23 aprile: Vinalia Priora, festa di Venere, dea dell’amore e del vino, celebrata con l’apertura delle botti di vino nuovo e preghiere per la prosperità dei vigneti.
  • 25 aprile: Robigalia, dedicata a Robigo, protettrice dai parassiti dei campi, con sacrifici di animali rossi e preghiere per la salute dei raccolti.
  • 28 aprile: Floralia, in onore di Flora, dea della primavera e dei fiori, festeggiata con giochi, spettacoli e competizioni atletiche.

Maggio

  • 1 maggio: Festa di Maia, dea della fecondità, celebrata con offerte floreali, miele e latte, e il sacrificio di una scrofa gravida.
  • 9 maggio: Lemuria, per placare gli spiriti dei morti, con riti di purificazione eseguiti dal capofamiglia, che lanciava fagioli neri e recitava formule magiche.
  • 11 maggio: Matralia, festa di Matuta, dea dell’aurora e della maternità, celebrata con l’offerta di focacce, incenso e il rito simbolico della liberazione di una schiava.
  • 15 maggio: Mercuralia, onore a Mercurio, dio del commercio, con rituali di purificazione per mercanti e merci e offerte di animali.
  • 21 maggio: Agonalia per Vediove, dio dei fulmini e degli inferi, con sacrifici presso il suo tempio sul Campidoglio.
  • 23 maggio: Tubilustrium, rito di purificazione delle trombe militari in onore di Marte, accompagnato dalla processione dei Salii.
  • 25 maggio: Fortuna Publica, celebrazione della dea della fortuna e della prosperità con rituali di preghiera e offerte al suo tempio sul Quirinale.
  • 29 maggio: Ambarvalia, in onore di Cerere, con processioni di aratri, animali e sacerdoti che delimitavano i campi, cantando inni e offrendo sacrifici.

Giugno

  • 1 giugno: Kalendae Iuniae, celebrazioni dedicate a Giunone, dea del matrimonio e della maternità, includevano:
    • Fabariae, in onore di Fabaria, dea delle fave, con offerte agli dei.
    • Iuno Moneta, celebrata presso il suo tempio sul Campidoglio, sito anche della zecca antica.
    • Carnaria, in onore di Carna, dea dei cardini e della salute, marcata dal sacrificio di una scrofa gravida.
  • 3 giugno: Bellona, festività per la dea della guerra, con giochi presso il suo tempio vicino al Circo Flaminio.
  • 4 giugno: Hercules Custos, onorando Ercole Custode, protettore dei mercanti, celebrato presso il Circo Flaminio.
  • 5 giugno: Semo Sancus, in onore della divinità dei giuramenti, con un tempio situato sul Quirinale.
  • 7-15 giugno: Vestalia, in onore di Vesta, dea del focolare, con il tempio aperto alle donne per offerte e riti di purificazione.
  • 9 giugno: Lemuria, riti per placare gli spiriti dei morti con purificazioni e esorcismi eseguiti dal capofamiglia.
  • 11 giugno: Matralia, festa di Mater Matuta, dea dell’aurora, celebrata con offerte e la liberazione simbolica di una schiava.
  • 13 giugno: Quinquatrus Minusculae, in onore di Minerva, con benedizioni degli strumenti di lavoro.
  • 15 giugno: Iuppiter Invictus, sacrifici e preghiere per la vittoria militare a Giove Invitto.
  • 20 giugno: Summanus, onore al dio dei fulmini, con sacrifici presso il suo tempio sul Campidoglio.
  • 21 giugno: Solstitium, celebrazione del solstizio d’estate, marcando l’inizio della stagione calda.
  • 23 giugno: Fors Fortuna, festa della dea della fortuna, con offerte festive e lancio di monete nel Tevere.
  • 24 giugno: Sol Indiges, in onore del Sole Invitto, con sacrifici per la salute e la prosperità.
  • 27 giugno: Initium Aestatis, celebrazione dell’inizio dell’estate con offerte di frutta e vino agli dei.

Luglio

  • 5 luglio: Poplifugia, commemorazione della fuga dei Romani dai Galli, con una fuga simbolica del popolo.
  • 6-13 luglio: Ludi Apollinares, in onore di Apollo, con corse, spettacoli e lotterie nel Circo Flaminio.
  • 7 luglio: Caprotinia, festa di Giunone Caprotina, celebrata con il sacrificio di una capra e scambi tra donne libere e schiave.
  • 8 luglio: Vitulatio, in onore di Vitula, dea della gioia, con sacrifici e festeggiamenti per commemorare vittorie storiche.
  • 15 luglio: Transvectio equitum, parata dei cavalieri romani, da Marte al Foro Romano, in onore militare.
  • 19 luglio: Lucaria, dedicata alle divinità dei boschi, con offerte e processioni per ringraziare la protezione divina.
  • 23 luglio: Neptunalia, festa di Nettuno, celebrata con sacrifici e costruzione di capanne per il riparo estivo.
  • 25 luglio: Furrinalia, in onore di Furrina, dea delle acque, con rituali presso il suo tempio sul Gianicolo.

Agosto

  • 1 agosto: Feriae Augusti, festività istituita nel 18 a.C. da Augusto, il primo imperatore romano, per celebrare le sue vittorie. Questo giorno era dedicato al riposo e all’intrattenimento, con giochi, spettacoli, e corse di cavalli e carri, oltre alla distribuzione di doni al popolo.
  • 5 agosto: Salus, celebrazione in onore di Salus, dea della salute e della prosperità, con sacrifici e preghiere per il benessere collettivo e individuale presso il suo tempio sul Quirinale.
  • 9 agosto: Sol Indiges, dedicata al Sole Invitto, venerato in un tempio sul Palatino, con riti sacrificali e orazioni per la luce e il calore solare.
  • 12 agosto: Hercules Invictus, in onore di Ercole, protettore dei mercanti e dei viaggiatori, con festeggiamenti che includevano sacrifici, banchetti e una processione di cavalieri che rendevano omaggio al console e al pontefice massimo.
  • 13 agosto: Diana, festa della dea della caccia e della luna, con sacrifici e preghiere per la protezione della fauna selvatica e delle donne, celebrata presso il suo tempio sull’Aventino.
  • 17 agosto: Portunalia, in onore di Portuno, dio dei porti e delle acque, con offerte di frutta e fiori e il lancio di monete nel Tevere per assicurare la prosperità dei porti.
  • 19 agosto: Vinalia Rustica, festività per Venere e Giove, durante la quale si offrivano le prime uve della stagione e si pregava per la salvaguardia dei vigneti.
  • 21 agosto: Consualia, dedicata a Consus, dio dei raccolti e delle stalle, con sacrifici di equini e corse di cavalli e carri presso il Circo Massimo.
  • 23 agosto: Vulcanalia, in onore di Vulcano, dio del fuoco e della metallurgia, con sacrifici di animali rossi e accensione di fuochi per calmare la furia del dio e prevenire incendi.
  • 25 agosto: Opiconsivia, celebrazione per Ops Consiva, dea della fertilità e dell’abbondanza, con riti sacrificali per la prosperità dei campi e dei magazzini presso il suo altare sotterraneo nel tempio di Saturno.
  • 27 agosto: Volturnalia, festa dedicata a Volturno, dio del fiume Volturno e delle acque, caratterizzata da offerte di frutta e fiori e dal lancio di monete nel fiume.

Settembre

  • 4-19 settembre: Ludi Romani, una serie di giochi celebrati in onore di Giove, il dio del cielo e del tuono, tenuti nel Circo Massimo. Questi giochi includevano corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, oltre a lotterie.
  • 5 settembre: Poplifugia, una festività dedicata a Giove, caratterizzata dalla fuga simbolica dei Romani, commemorando la loro sconfitta ad opera dei Galli nel 390 a.C. e la successiva salvezza nel bosco sacro di Crustumerium.
  • 13 settembre: Iuppiter Optimus Maximus, celebrazione in onore di Giove Ottimo Massimo, venerato nel suo tempio sul Campidoglio con sacrifici e preghiere per la protezione della città.
  • 14 settembre: Equorum Probatio, un evento annuale di revisione e benedizione dei cavalli e dei cavalieri romani, divisi in sei turmae, che partivano dal tempio di Marte sul Campo Marzio e procedevano verso il Foro Romano per salutare il console e il pontefice massimo.
  • 15 settembre: Mater Matuta, festività dedicata alla dea dell’aurora e della maternità, celebrata con offerte di focacce e incenso e la simbolica liberazione di una schiava, rappresentante la rinascita.
  • 17 settembre: Ludi Capitolini, giochi tenuti in onore della triade capitolina di Giove, Giunone e Minerva nel Circo Massimo, con attività come corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, e lotterie.
  • 18 settembre: Ieiunium Cereris, un giorno di digiuno e preghiera dedicato a Cerere, dea delle messi e dell’agricoltura, per invocare la fertilità dei campi.
  • 23 settembre: Augustalia, celebrazione istituita da Augusto nel 18 a.C. per commemorare le sue vittorie, un giorno di festa con giochi, spettacoli e la distribuzione di doni al popolo.
  • 26 settembre: Venus Genetrix, in onore di Venere Genitrice, dea dell’amore e della bellezza, madre di Enea e antenata dei Romani, con sacrifici e preghiere nel suo tempio nel Foro di Cesare per la prosperità della gens Iulia.
  • 29 settembre: Meditrinalia, dedicata a Meditrina, dea della medicina e della guarigione, celebrata con l’ingestione di vino vecchio e nuovo mescolato con erbe e miele, un rito per curare malattie e prevenire epidemie.

Ottobre

  • 1 ottobre: Tigillum Sororium, commemorazione della purificazione di Horatius, che passò sotto un giogo (tigillum sororium) come rito di espiazione per l’uccisione della sorella, che piangeva un amante curiato.
  • 1 ottobre: Fides et Honor, celebrazione dedicata a Fides, dea della lealtà, e Honor, dio dell’onore. I sacerdoti, con le mani avvolte in panni bianchi a simboleggiare la purezza, si dirigevano al tempio in un carro coperto trainato da cavalli.
  • 4 ottobre: Ieiunium Cereris, un giorno di digiuno in onore di Cerere, dea dell’agricoltura, istituito nel 191 a.C. seguendo le indicazioni dei Libri Sibillini.
  • 5 ottobre: Mundus Patens, uno dei tre giorni all’anno in cui si apriva il Mundus Cereris, una fossa che collegava il mondo dei vivi con quello infernale, permettendo agli spiriti di emergere.
  • 9 ottobre: Felicitas, festa dedicata a Felicitas, dea della fortuna, con sacrifici e preghiere nel suo tempio sul Palatino.
  • 11 ottobre: Meditrinalia, festa di Meditrina, dea della medicina, celebrata bevendo una miscela di vino vecchio e nuovo con erbe e miele per curare malattie e prevenire epidemie.
  • 12 ottobre: Augustalia, in onore di Augusto, festa di celebrazione delle sue vittorie con giochi, spettacoli e distribuzione di doni.
  • 13 ottobre: Fontinalia, dedicata a Fontus, dio delle fonti e delle acque, celebrata adornando le fontane con ghirlande di fiori e sacrificando un ariete.
  • 15 ottobre: Equus October, in onore di Marte, marcata dal sacrificio di un cavallo, il cui cranio veniva conteso da giovani in giochi competitivi.
  • 19 ottobre: Armilustrium, purificazione delle armi e processione dei Salii in onore di Marte.
  • 23 ottobre: Vinalia Rustica, festa per Venere e Giove, con offerte delle prime uve e preghiere per la protezione dei vigneti.
  • 31 ottobre: Ludi Victoriae Sullanae, giochi istituiti da Silla nel 81 a.C. per celebrare la sua ascesa al potere, con corse di cavalli e carri, spettacoli e lotterie nel Circo Massimo.

Novembre

  • 1 novembre: Epulum Iovis, celebrazione di un banchetto sacro in onore di Giove, dio del cielo e del tuono, con sacrifici e preghiere per proteggere la città.
  • 1-19 novembre: Ludi Victoriae Sullanae, giochi istituiti da Silla nel 81 a.C. per onorare Vittoria, dea della vittoria, celebrando il suo trionfo. Questi eventi, tenuti nel Circo Massimo, comprendevano corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, e lotterie.
  • 1-30 novembre: Brumalia, festività in onore di Saturno, Cerere e Bacco, divinità connesse al ciclo agricolo e al raccolto. Questa celebrazione durava tutto il mese e includeva banchetti, bevute, canti e danze, in preparazione al solstizio d’inverno.
  • 4-17 novembre: Ludi Plebeii, giochi dedicati alla plebe romana, ospitati nel Circo Flaminio. Le festività comprendevano corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, e lotterie.
  • 5 novembre: Ieiunium Cereris, giornata di digiuno dedicata a Cerere, dea delle messi e dell’agricoltura, istituita nel 191 a.C. su consiglio dei Libri Sibillini.
  • 9 novembre: Inventio Osiridis, una rappresentazione sacra commemorante l’uccisione di Osiride, dio egizio della vegetazione e della rinascita, da parte di Seth. La festività segnava l’inizio delle lamentazioni di Iside, mentre cercava il corpo del suo sposo.
  • 13 novembre: Epulum Iovis, un altro banchetto sacro in onore di Giove, celebrato con sacrifici e preghiere per la protezione della città.
  • 15 novembre: Feronia, festività dedicata a Feronia, dea della fertilità e della libertà, con offerte di frutta e fiori e la liberazione simbolica di alcuni schiavi, presso il suo tempio vicino al lago di Fucino.
  • 24 novembre: Brumalia, una seconda celebrazione nel mese per Saturno, Cerere e Bacco, incentrata su banchetti, bevute, canti e danze in vista del solstizio d’inverno.

Dicembre

  • 3 dicembre: Bona Dea, celebrazione dedicata a Bona Dea, dea della fertilità e della guarigione, caratterizzata da un rito segreto riservato alle donne, con vino, dolci e pratiche magiche.
  • 5 dicembre: Faunalia, festa in onore di Fauno, dio della natura e della fecondità, festeggiata con banchetti, musica e canti nelle campagne.
  • 8 dicembre: Tiberinalia, dedicata a Tiberino, dio del fiume Tevere, celebrata lanciando ghirlande di fiori e monete nel fiume.
  • 11 dicembre: Agonalia, in onore di Giano, dio dei passaggi e delle porte, con sacrifici di animali e processioni dei Salii, i sacerdoti danzanti di Marte.
  • 13 dicembre: Tellus, festività dedicata a Tellus, dea della terra e della fertilità, segnata da sacrifici e preghiere per la prosperità dei campi e delle greggi.
  • 15 dicembre: Consualia, in onore di Conso, dio dei raccolti e delle stalle, celebrata con sacrifici di cavalli, asini e muli, e corse di cavalli e carri.
  • 17-23 dicembre: Saturnalia, la festività più gioiosa dell’antica Roma, dedicata a Saturno, dio dell’agricoltura e del tempo. Questa celebrazione prevedeva banchetti, scambi di doni, giochi d’azzardo e una temporanea inversione dei ruoli sociali, ed è considerata l’origine delle tradizioni natalizie e carnevalesche.
  • 19 dicembre: Opalia, festa in onore di Ops, dea dell’abbondanza e della prosperità, celebrata con offerte di frutta e grano, accompagnate da preghiere per la ricchezza e il benessere.
  • 21 dicembre: Divalia, dedicata ad Angerona, dea del silenzio e della sofferenza, con il sacrificio di una vacca bianca e il gesto simbolico di portare un dito alle labbra, a simboleggiare il rispetto per il nome segreto di Roma.
  • 23 dicembre: Larentalia, in onore di Larenta o Larentia, dea della morte e della fertilità, celebrata con offerte di fave nere, miele, latte e vino, e con il lancio di fiori e torte nelle tombe. Larenta era considerata la madre dei Lari, le divinità protettrici della casa e del focolare.
  • 25 dicembre: Dies Natalis Solis Invicti, festa dedicata al Sol Invictus, il Sole Invitto, caratterizzata da sacrifici e preghiere per la luce e il calore solare. Questa celebrazione, di origine orientale, fu introdotta dall’imperatore Aureliano nel 274 d.C. e successivamente assimilata al Natale cristiano.