Calendario romano

Calendario romano


GENNAIO

  • 1 gennaio: Aesculapius, festa in onore di Esculapio, dio della medicina, che aveva un tempio sull’isola Tiberina.
  • 3-5 gennaio: Compitalia, festa in onore dei Lares Compitales, divinità protettrici della famiglia e degli incroci stradali, ai quali venivano offerti sacrifici e doni.
  • 9 gennaio: Agonalia, festa in onore di Giano, dio dei passaggi e delle porte, che dava il nome al mese di Gennaio.
  • 11 gennaio: Carmentalia, festa in onore di Carmenta, dea della profezia e del parto, che era venerata presso la Porta Carmentalis.
  • 15 gennaio: Sementivae o Paganalia, festa agricola in onore di Tellus e Cerere, dee della terra e dei raccolti, che si celebrava con sacrifici e processioni.
  • 24-26 gennaio: Sementivae o Paganalia, seconda parte della festa agricola in onore di Tellus e Cerere.
  • 27 gennaio: Castorum, festa in onore dei Dioscuri, Castore e Polluce, divinità della cavalleria e dei gemelli, che avevano un tempio nel Foro Romano.
  • 30 gennaio: Feriae Marti, festa in onore di Marte, dio della guerra e padre dei Romani, che si celebrava con sacrifici e preghiere per la vittoria militare.

FEBBRAIO

  • 1 febbraio: Aesculapius, festa in onore di Esculapio, dio della medicina, che aveva un tempio sull’isola Tiberina.
  • 7-17 febbraio: Fornacalia, in onore di Fornace, dea dei forni e della panificazione, che si celebrava con offerte di pane e focacce.
  • 13-21 febbraio: Parentalia, in onore degli antenati, che si celebrava con visite alle tombe, offerte di fiori, cibo e vino, e preghiere per la pace dei defunti.
  • 13-15 febbraio: Lupercalia, in onore di Luperco, protettore della fertilità, che si celebrava con una corsa di giovani sacerdoti nudi, chiamati Luperci, che frustavano le donne con delle strisce di pelle di capra per favorire la gravidanza.
  • 17 febbraio: Quirinalia, in onore di Quirino, dio della guerra e della comunità romana, che si celebrava con sacrifici e banchetti.
  • 21 febbraio: Feralia, in onore delle divinità infere, che si celebrava con offerte di fave nere, miele, latte e vino, e con il lancio di fiori e torte nelle tombe.
  • 22 febbraio: Caristia, in onore della Cara Cognatio, la famiglia amata, che si celebrava con banchetti e scambi di doni tra i parenti, e con incenso offerto ai Lari, le divinità domestiche.
  • 23 febbraio: Terminalia, in onore di Terminus, dio dei confini e delle frontiere, che si celebrava con sacrifici e libagioni sui cippi che segnavano i limiti dei campi.
  • 27 febbraio: Equirria, in onore di Marte, dio della guerra e padre dei Romani, che si celebrava con corse di cavalli sul Campo Marzio

MARZO

  • 1 marzo: Matronalia, festa in onore di Giunone, dea del matrimonio e della maternità, che si celebrava con doni e banchetti tra le donne sposate e i loro mariti.
  • 7 marzo: Nones, giorno in cui si pagavano i debiti e si onoravano i defunti.
  • 9 marzo: Agonalia, festa in onore di Marte, dio della guerra e della primavera, che si celebrava con sacrifici di animali e processioni dei Salii, i sacerdoti danzanti di Marte.
  • 14 marzo: Equirria, festa in onore di Marte, dio della guerra e della primavera, che si celebrava con corse di cavalli sul Campo Marzio.
  • 15 marzo: Idi, giorno in cui si celebravano i riti di Anna Perenna, dea dell’anno e della longevità, e si ricordava l’assassinio di Giulio Cesare.
  • 17 marzo: Liberalia, festa in onore di Libero, dio della fertilità e del vino, che si celebrava con offerte di miele, latte e vino, e con la cerimonia della toga virilis, in cui i giovani romani assumevano lo status di cittadini adulti.
  • 19 marzo: Quinquatrus, festa in onore di Minerva, dea della sapienza e delle arti, che si celebrava con offerte di fiori e incenso, e con la benedizione degli strumenti dei vari mestieri.
  • 23 marzo: Tubilustrium, festa in onore di Marte, dio della guerra e della primavera, che si celebrava con la purificazione delle trombe militari e con la processione dei Salii, i sacerdoti danzanti di Marte.
  • 25 marzo: Hilaria, festa in onore di Cibele, dea della natura e della madre terra, che si celebrava con giochi, scherzi e risate, in ricordo della resurrezione del suo amato Attis.
  • 27 marzo: Feriae Marti, festa in onore di Marte, dio della guerra e della primavera, che si celebrava con sacrifici e preghiere per la vittoria militare.

APRILE

  • 1 aprile: Veneralia, festa in onore di Venere Verticordia, Venere che cambia i cuori. Si celebrava con offerte di rose, mirto e incenso, e con il bagno rituale delle statue della dea.
  • 4-10 aprile: Megalesia, festa in onore di Cibele, la Grande Madre. Si celebrava con sacrifici di tori, processioni di sacerdoti e di eunuchi, chiamati galli, e spettacoli teatrali e musicali.
  • 12-19 aprile: Cerealia, festa in onore di Cerere, dea delle messi e dell’agricoltura. Si celebrava con offerte di spighe, papaveri e focacce, e con corse di cavalli e carri.
  • 15 aprile: Fordicidia, festa in onore di Tellus, dea della terra. Si celebrava con il sacrificio di una vacca gravida, il cui vitello veniva bruciato e le cui ceneri venivano usate per i riti della Parilia.
  • 21 aprile: Parilia, festa in onore di Pale, dea dei pastori e delle greggi. Si celebrava con il salto attraverso dei fuochi accesi con paglia e sterco di pecora, e con la purificazione delle pecore e dei pastori.
  • 23 aprile: Vinalia Priora, festa in onore di Venere, dea dell’amore e del vino. Si celebrava con l’apertura delle botti del vino nuovo e con le preghiere per la prosperità dei vigneti.
  • 25 aprile: Robigalia, festa in onore di Robigo, divinità che proteggeva i campi dalla ruggine. Si celebrava con il sacrificio di un cane e di un agnello rossi, e con le preghiere per la salute delle messi.
  • 28 aprile: Floralia, festa in onore di Flora, dea dei fiori e della primavera. Si celebrava con offerte di fiori, giochi, spettacoli e gare atletiche.

MAGGIO

  • 1 maggio: Maia, festa in onore di Maia, dea della fecondità e della primavera, madre di Mercurio. Si celebrava con offerte di fiori, miele e latte, e con il sacrificio di una scrofa gravida.
  • 9 maggio: Lemuria, festa in onore degli spiriti dei morti, chiamati Lemuri. Si celebrava con riti di purificazione e di esorcismo, in cui il pater familias si alzava a mezzanotte, gettava dei fagioli neri dietro le spalle e pronunciava delle formule magiche.
  • 11 maggio: Matralia, festa in onore di Matuta, dea dell’aurora e della maternità. Si celebrava con offerte di focacce e di incenso, e con la liberazione di una schiava, simbolo di rinascita.
  • 15 maggio: Mercuralia, festa in onore di Mercurio, dio del commercio e dei viaggi. Si celebrava con l’aspersione di acqua lustrale sulle teste dei mercanti e sui loro beni, e con l’offerta di un maiale, un ariete e un caprone.
  • 21 maggio: Agonalia, festa in onore di Vediove, dio dei fulmini e degli inferi. Si celebrava con il sacrificio di un agnello presso il tempio di Veiove sul Campidoglio.
  • 23 maggio: Tubilustrium, festa in onore di Marte, dio della guerra e della primavera. Si celebrava con la purificazione delle trombe militari e con la processione dei Salii, i sacerdoti danzanti di Marte.
  • 25 maggio: Fortuna Publica, festa in onore di Fortuna, dea della sorte e della prosperità. Si celebrava con preghiere e offerte presso il tempio di Fortuna sul Quirinale.
  • 29 maggio: Ambarvalia, festa in onore di Cerere, dea delle messi e dell’agricoltura. Si celebrava con la circonvallazione dei campi da parte di una processione di aratri, animali e sacerdoti, chiamati Fratres Arvales, che cantavano inni e offrivano sacrifici.

GIUGNO

  • 1 giugno: Kalendae Iuniae, primo giorno del mese dedicato a Giunone, dea del matrimonio e della maternità. Si celebravano diverse feste in suo onore e di altre divinità, tra cui:
    Fabariae, festa in onore di Fabaria, dea delle fave, che si offrivano agli dei.

    • Iuno Moneta, festa in onore di Giunone Moneta, Giunone Ammonitrice, che aveva un tempio sul Campidoglio, dove sorgeva anche la zecca. Da qui il nome delle monete.
    • Carnaria, festa in onore di Carna, dea dei cardini delle porte e della salute, che si celebrava con il sacrificio di una scrofa gravida.
  • 3 giugno: Bellona, festa in onore di Bellona, dea della guerra, che aveva un tempio presso il Circo Flaminio, dove si svolgevano anche dei giochi.
  • 4 giugno: Hercules Custos, festa in onore di Ercole Custode, protettore dei mercanti e dei viaggiatori, che aveva un tempio presso il Circo Flaminio.
  • 5 giugno: Semo Sancus, festa in onore di Semo Sancus, antica divinità dei patti e dei giuramenti, che aveva un tempio sul Quirinale, dove si conservavano i trattati.
  • 7-15 giugno: Vestalia, festa in onore di Vesta, dea del focolare e della famiglia, che aveva un tempio circolare nel Foro Romano, dove ardeva il fuoco sacro custodito dalle Vestali. Durante questi giorni, il tempio era aperto alle donne, che portavano offerte di cibo e si purificavano con l’acqua sacra. Il 15 giugno, le Vestali pulivano il tempio e gettavano nel Tevere gli avanzi delle offerte.
  • 9 giugno: Lemuria, festa in onore degli spiriti dei morti, chiamati Lemuri, che si celebrava con riti di purificazione e di esorcismo, in cui il pater familias si alzava a mezzanotte, gettava dei fagioli neri dietro le spalle e pronunciava delle formule magiche.
  • 11 giugno: Matralia, festa in onore di Mater Matuta, dea dell’aurora e della maternità, che si celebrava con offerte di focacce e di incenso, e con la liberazione di una schiava, simbolo di rinascita.
  • 13 giugno: Quinquatrus Minusculae, festa in onore di Minerva, dea della sapienza e delle arti, che si celebrava con offerte di fiori e incenso, e con la benedizione degli strumenti dei vari mestieri.
  • 15 giugno: Iuppiter Invictus, festa in onore di Giove Invitto, che si celebrava con sacrifici e preghiere per la vittoria militare.
  • 20 giugno: Summanus, festa in onore di Summanus, dio dei fulmini e degli inferi, che si celebrava con il sacrificio di un agnello presso il tempio di Summanus sul Campidoglio.
  • 21 giugno: Solstitium, festa in onore del Solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, che segnava l’inizio della stagione calda.
  • 23 giugno: Fors Fortuna, festa in onore di Fors Fortuna, dea della sorte e della fortuna, che si celebrava con offerte di fiori, frutta e dolci, e con il lancio di monete nel Tevere.
  • 24 giugno: Sol Indiges, festa in onore del Sole Invitto, che si celebrava con sacrifici e preghiere per la salute e la prosperità.
  • 27 giugno: Initium Aestatis, festa in onore dell’inizio dell’estate, che si celebrava con offerte di frutta e vino agli dei.

LUGLIO

  • 5 luglio: Poplifugia, festa in onore di Giove, dio del cielo e del tuono, che si celebrava con la fuga simbolica del popolo romano, in ricordo della sconfitta subita dai galli nel 390 a.C. e della salvezza di alcuni romani rifugiatisi nel bosco sacro di Crustumerium.
  • 6-13 luglio: Ludi Apollinares, giochi in onore di Apollo, dio della luce, della musica e della profezia, che si svolgevano nel Circo Flaminio, dove si assisteva a corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, e lotterie.
  • 7 luglio: Caprotinia, festa in onore di Giunone Caprotina, Giunone dei capri, che si celebrava con il sacrificio di una capra e con la partecipazione delle donne libere e delle schiave, che si scambiavano doni e si colpivano con verghe, in memoria della liberazione di Roma dalle mani dei galli grazie all’astuzia di una schiava.
  • 8 luglio: Vitulatio, festa in onore di Vitula, dea della gioia e della vittoria, che si celebrava con sacrifici e banchetti, in commemorazione della vittoria romana sui latini nel 338 a.C.
  • 15 luglio: Transvectio equitum, festa in onore dei cavalieri romani, che si celebrava con una processione dei 1800 equites, divisi in sei turmae, che partiva dal tempio di Marte sul Campo Marzio e si dirigeva verso il Foro Romano, dove i cavalieri salutavano il console e il pontefice massimo.
  • 19 luglio: Lucaria, festa in onore delle divinità dei boschi, che si celebrava con offerte di frutta e fiori, e con la circonvallazione dei boschi sacri da parte di una processione di sacerdoti e di cittadini, che ringraziavano le divinità per aver protetto i romani rifugiatisi nei boschi dopo la sconfitta dei galli.
  • 23 luglio: Neptunalia, festa in onore di Nettuno, dio del mare e delle acque, che si celebrava con il sacrificio di un toro e con la costruzione di capanne di frasche, sotto le quali i romani si riparavano dal caldo e bevevano vino.
  • 25 luglio: Furrinalia, festa in onore di Furrina, dea delle sorgenti e delle acque sotterranee, che si celebrava con sacrifici e preghiere presso il suo tempio sul Gianicolo.

AGOSTO

  • 1 agosto: Feriae Augusti, festa in onore di Augusto, il primo imperatore romano, che istituì questa celebrazione nel 18 a.C. per commemorare le sue vittorie militari e politiche. Era una festa di riposo e di divertimento, in cui si organizzavano giochi, spettacoli, corse di cavalli e carri, e si distribuivano doni al popolo.
  • 5 agosto: Salus, festa in onore di Salus, dea della salute e della prosperità, che aveva un tempio sul Quirinale. Si celebrava con sacrifici e preghiere per la salute pubblica e privata.
  • 9 agosto: Sol Indiges, festa in onore del Sole Invitto, che aveva un tempio sul Palatino. Si celebrava con sacrifici e preghiere per la luce e il calore del sole.
  • 12 agosto: Hercules Invictus, festa in onore di Ercole Invitto, protettore dei mercanti e dei viaggiatori, che aveva un tempio presso il Circo Flaminio. Si celebrava con sacrifici e banchetti, e con la processione dei 1800 cavalieri romani, divisi in sei turmae, che salutavano il console e il pontefice massimo.
  • 13 agosto: Diana, festa in onore di Diana, dea della caccia e della luna, che aveva un tempio sull’Aventino. Si celebrava con sacrifici e preghiere per la protezione degli animali selvatici e delle donne.
  • 17 agosto: Portunalia, festa in onore di Portuno, dio dei porti e delle acque, che aveva un tempio presso il porto di Roma. Si celebrava con offerte di frutta e fiori, e con il lancio di monete nel Tevere.
  • 19 agosto: Vinalia Rustica, festa in onore di Venere, dea dell’amore e del vino, e di Giove, dio del cielo e del tuono. Si celebrava con l’offerta delle prime uve del raccolto, e con le preghiere per la protezione dei vigneti.
  • 21 agosto: Consualia, festa in onore di Consus, dio dei raccolti e delle stalle, che aveva un altare sotterraneo presso il Circo Massimo. Si celebrava con sacrifici di cavalli, asini e muli, e con corse di cavalli e carri.
  • 23 agosto: Vulcanalia, festa in onore di Vulcano, dio del fuoco e della metallurgia, che aveva un tempio presso il Campo Marzio. Si celebrava con il sacrificio di animali rossi, e con l’accensione di fuochi per placare la furia del dio e prevenire gli incendi.
  • 25 agosto: Opiconsivia, festa in onore di Ops Consiva, dea della fertilità e dell’abbondanza, che aveva un altare sotterraneo presso il tempio di Saturno. Si celebrava con sacrifici e preghiere per la prosperità dei campi e dei magazzini.
  • 27 agosto: Volturnalia, festa in onore di Volturno, dio del fiume Volturno e delle acque in generale. Si celebrava con offerte di frutta e fiori, e con il lancio di monete nel fiume.

SETTEMBRE

  • 4-19 settembre: Ludi Romani, giochi in onore di Giove, dio del cielo e del tuono, che si svolgevano nel Circo Massimo, dove si assisteva a corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, e lotterie.
  • 5 settembre: Poplifugia, festa in onore di Giove, dio del cielo e del tuono, che si celebrava con la fuga simbolica del popolo romano, in ricordo della sconfitta subita dai galli nel 390 a.C. e della salvezza di alcuni romani rifugiatisi nel bosco sacro di Crustumerium.
  • 13 settembre: Iuppiter Optimus Maximus, festa in onore di Giove Ottimo Massimo, il più grande e potente tra gli dei, che aveva un tempio sul Campidoglio, dove si offrivano sacrifici e preghiere per la protezione della città.
  • 14 settembre: Equorum Probatio, festa in onore dei cavalli, che si celebrava con la revisione e la benedizione dei 1800 cavalieri romani, divisi in sei turmae, che partivano dal tempio di Marte sul Campo Marzio e si dirigevano verso il Foro Romano, dove salutavano il console e il pontefice massimo.
  • 15 settembre: Mater Matuta, festa in onore di Mater Matuta, dea dell’aurora e della maternità, che si celebrava con offerte di focacce e di incenso, e con la liberazione di una schiava, simbolo di rinascita.
  • 17 settembre: Ludi Capitolini, giochi in onore di Giove, Giunone e Minerva, le tre divinità che formavano la triade capitolina, che si svolgevano nel Circo Massimo, dove si assisteva a corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, e lotterie.
  • 18 settembre: Ieiunium Cereris, festa in onore di Cerere, dea delle messi e dell’agricoltura, che si celebrava con il digiuno e la preghiera per la fertilità dei campi.
  • 23 settembre: Augustalia, festa in onore di Augusto, il primo imperatore romano, che istituì questa celebrazione nel 18 a.C. per commemorare le sue vittorie militari e politiche. Era una festa di riposo e di divertimento, in cui si organizzavano giochi, spettacoli, corse di cavalli e carri, e si distribuivano doni al popolo.
  • 26 settembre: Venus Genetrix, festa in onore di Venere Genitrice, dea dell’amore e della bellezza, madre di Enea e antenata dei Romani, che aveva un tempio nel Foro di Cesare, dove si offrivano sacrifici e preghiere per la prosperità della gens Iulia.
  • 29 settembre: Meditrinalia, festa in onore di Meditrina, dea della medicina e della guarigione, che si celebrava con l’assunzione di vino vecchio e nuovo, mescolati con erbe e miele, per curare le malattie e prevenire le epidemie.

OTTOBRE

  • 1 ottobre: Tigillum Sororium, festa di purificazione dei militari. Il tigillum sororium era il giogo sotto cui Horatius padre fece passare Horatius figlio per purificarlo dall’uccisione della sorella che aveva pianto la morte di uno dei fratelli Curiatii, di cui era innamorata.
  • 1 ottobre: Fides et Honor, festa in onore di Fides, dea della lealtà e fedeltà, e di Honor, dio dell’onore. I sacerdoti addetti al loro culto vi si recavano su di un carro coperto, tirato da due cavalli. Le loro mani erano avvolte da un panno bianco, come simbolo della custodia della fede.
  • 4 ottobre: Ieiunium Cereris, festa in onore di Cerere, dea delle messi e dell’agricoltura. Venne istituita nel 191 a.C. su indicazione dei Libri Sibillini. Nessuno poteva mangiare nulla in quel giorno.
  • 5 ottobre: Mundus Patens, uno dei tre giorni in cui era aperto il Mundus Cereris, una fossa che metteva in comunicazione con il mondo infernale. Il Mundus era chiuso da una pietra, chiamata lapis manalis, che veniva sollevata per permettere agli spiriti dei morti di salire in superficie.
  • 9 ottobre: Felicitas, festa in onore di Felicitas, dea della felicità e della fortuna. Si celebrava con sacrifici e preghiere presso il suo tempio sul Palatino.
  • 11 ottobre: Meditrinalia, festa in onore di Meditrina, dea della medicina e della guarigione. Si celebrava con l’assunzione di vino vecchio e nuovo, mescolati con erbe e miele, per curare le malattie e prevenire le epidemie.
  • 12 ottobre: Augustalia, festa in onore di Augusto, il primo imperatore romano, che istituì questa celebrazione nel 18 a.C. per commemorare le sue vittorie militari e politiche. Era una festa di riposo e di divertimento, in cui si organizzavano giochi, spettacoli, corse di cavalli e carri, e si distribuivano doni al popolo.
  • 13 ottobre: Fontinalia, festa in onore di Fontus, dio delle fonti e delle acque. Si celebrava con il lancio di ghirlande di fiori nelle fontane e con il sacrificio di un ariete.
  • 15 ottobre: Equus October, festa in onore di Marte, dio della guerra e della primavera. Si celebrava con il sacrificio di un cavallo, il cui cranio veniva appeso ad un albero e conteso da due squadre di giovani.
  • 19 ottobre: Armilustrium, festa in onore di Marte, dio della guerra e della primavera. Si celebrava con la purificazione delle armi e con la processione dei Salii, i sacerdoti danzanti di Marte.
  • 23 ottobre: Vinalia Rustica, festa in onore di Venere, dea dell’amore e del vino, e di Giove, dio del cielo e del tuono. Si celebrava con l’offerta delle prime uve del raccolto, e con le preghiere per la protezione dei vigneti.
  • 31 ottobre: Ludi Victoriae Sullanae, giochi in onore di Vittoria, dea della vittoria, istituiti da Silla nel 81 a.C. per celebrare la sua ascesa al potere. Si svolgevano nel Circo Massimo, dove si assisteva a corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, e lotterie.

NOVEMBRE

  • 1 novembre: Epulum Iovis, banchetto sacro in onore di Giove, dio del cielo e del tuono, che si celebrava con sacrifici e preghiere per la protezione della città.
  • 1-19 novembre: Ludi Victoriae Sullanae, giochi in onore di Vittoria, dea della vittoria, istituiti da Silla nel 81 a.C. per celebrare la sua ascesa al potere. Si svolgevano nel Circo Massimo, dove si assisteva a corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, e lotterie.
  • 1-30 novembre: Brumalia, festa in onore di Saturno, Cerere e Bacco, divinità legate al ciclo agricolo e al raccolto. Si celebrava con banchetti, bevute, canti e danze, in attesa del solstizio d’inverno.
  • 4-17 novembre: Ludi Plebeii, giochi in onore della plebe romana, che si svolgevano nel Circo Flaminio, dove si assisteva a corse di cavalli e carri, spettacoli teatrali e musicali, e lotterie.
  • 5 novembre: Ieiunium Cereris, festa in onore di Cerere, dea delle messi e dell’agricoltura. Venne istituita nel 191 a.C. su indicazione dei Libri Sibillini. Nessuno poteva mangiare nulla in quel giorno.
  • 9 novembre: Inventio Osiridis, rappresentazione sacra in cui si ricordava l’uccisione di Osiride, dio egizio della vegetazione e della rinascita, ad opera di Seth, dio del caos e della violenza, che lo chiuse in una bara e lo gettò nel fiume. Iniziavano le lamentazioni di Iside, dea egizia dell’amore e della magia, che cercava il corpo del suo sposo.
  • 13 novembre: Epulum Iovis, banchetto sacro in onore di Giove, dio del cielo e del tuono, che si celebrava con sacrifici e preghiere per la protezione della città.
  • 15 novembre: Feronia, festa in onore di Feronia, dea della fertilità e della libertà, che aveva un tempio presso il lago di Fucino. Si celebrava con offerte di frutta e fiori, e con la liberazione di alcuni schiavi.
  • 24 novembre: Brumalia, festa in onore di Saturno, Cerere e Bacco, divinità legate al ciclo agricolo e al raccolto. Si celebrava con banchetti, bevute, canti e danze, in attesa del solstizio d’inverno.

DICEMBRE

  • 3 dicembre: Bona Dea, festa in onore di Bona Dea, dea della fertilità e della guarigione, che si celebrava con una cerimonia segreta e esclusivamente femminile, in cui si beveva vino, si mangiavano dolci e si praticavano riti magici.
  • 5 dicembre: Faunalia, festa in onore di Fauno, dio della natura e della fecondità, che si celebrava con banchetti, suoni e canti nelle campagne.
  • 8 dicembre: Tiberinalia, festa in onore di Tiberino, dio del fiume Tevere, che si celebrava con il lancio di ghirlande di fiori e di monete nel fiume.
  • 11 dicembre: Agonalia, festa in onore di Giano, dio dei passaggi e delle porte, che si celebrava con sacrifici di animali e processioni dei Salii, i sacerdoti danzanti di Marte.
  • 13 dicembre: Tellus, festa in onore di Tellus, dea della terra e della fertilità, che si celebrava con sacrifici e preghiere per la prosperità dei campi e delle greggi.
  • 15 dicembre: Consualia, festa in onore di Conso, dio dei raccolti e delle stalle, che si celebrava con sacrifici di cavalli, asini e muli, e con corse di cavalli e carri.
  • 17-23 dicembre: Saturnalia, festa in onore di Saturno, dio dell’agricoltura e del tempo, che si celebrava con banchetti, scambi di doni, giochi d’azzardo e inversione dei ruoli sociali. Era la festa più popolare e allegra dell’antica Roma, e si considera l’origine del Natale e del Carnevale.
  • 19 dicembre: Opalia, festa in onore di Ops, dea dell’abbondanza e della prosperità, che si celebrava con offerte di frutta e grano, e con preghiere per la ricchezza e il benessere.
  • 21 dicembre: Divalia, festa in onore di Angerona, dea del silenzio e della sofferenza, che si celebrava con il sacrificio di una vacca bianca, e con il gesto di mettersi un dito sulla bocca, per indicare il rispetto verso il nome segreto di Roma.
  • 23 dicembre: Larentalia, festa in onore di Larenta o Larentia, dea della morte e della fertilità, che si celebrava con offerte di fave nere, miele, latte e vino, e con il lancio di fiori e torte nelle tombe. Si riteneva che Larenta fosse la madre dei Lari, le divinità protettrici della famiglia e del focolare.
  • 25 dicembre: Dies Natalis Solis Invicti, festa in onore del Sol Invictus, il Sole Invitto, che si celebrava con sacrifici e preghiere per la luce e il calore del sole. Era una festa di origine orientale, introdotta dall’imperatore Aureliano nel 274 d.C., e poi assimilata al Natale cristiano.