Dopo la morte di Cesare, la successione al potere scatenò un conflitto tra Marco Antonio e Ottaviano, il giovane erede adottivo del dittatore, che aveva assunto il nome di Gaio Giulio Cesare Ottaviano. Inizialmente, Ottaviano tentò di affrontare il rivale direttamente, ma, constatando l’opposizione del Senato, decise di cambiare strategia. Dopo essere stato nominato console, raggiunse un accordo con Antonio, al quale si unì anche Marco Emilio Lepido, un altro generale di spicco.

Questa alleanza portò alla formazione del secondo Triumvirato, un patto politico con il compito di riorganizzare lo Stato e creare una nuova costituzione. I tre triumviri eliminarono i nemici di Cesare inserendoli nelle liste di proscrizione. Tra le vittime più celebri si annoverano Cicerone, Bruto e Cassio. L’Impero fu quindi suddiviso tra i triumviri: Antonio ottenne la Gallia e le province orientali, Lepido l’Africa, mentre Ottaviano, pur rimanendo in Italia, ricevette la Spagna.
Tuttavia, le tensioni tra Ottaviano e i sostenitori di Antonio in Italia portarono a un nuovo accordo, siglato a Brindisi nel 40 a.C. In base a questo patto, Antonio cedette la Gallia a Ottaviano. Successivamente, Lepido collaborò con Ottaviano per sottrarre a Sesto Pompeo (figlio di Gneo Pompeo) il controllo di Sicilia, Sardegna e Corsica. Una volta ottenuti questi territori, Lepido pretese la Sicilia come ricompensa, ma Ottaviano, irritato dalla sua pretesa, lo privò del governo dell’Africa e lo estromise dal Triumvirato, lasciandogli soltanto il titolo di Pontefice Massimo.
Ottaviano prese il controllo delle province occidentali, mentre Antonio si insediò come governatore dell’Oriente. Nel 37 a.C., Antonio sposò Cleopatra, rompendo definitivamente il legame matrimoniale con Ottavia, sorella di Ottaviano. Questo gesto, unito alla sua crescente adozione di usanze orientali, come la pretesa di onori divini, suscitò indignazione a Roma, dove Ottaviano si ergeva a difensore dei tradizionali valori repubblicani. Criticando duramente Antonio per i suoi fallimenti militari contro i Parti, Ottaviano riuscì a persuadere il Senato a deporlo dalla sua posizione di comando e a dichiarare l’Egitto ufficialmente nemico di Roma.
La resa dei conti si ebbe nel 31 a.C. nella battaglia di Azio, al largo delle coste dell’Epiro. Sotto la guida del generale Agrippa, fedele alleato di Ottaviano e veterano delle guerre contro Sesto Pompeo, le forze romane riportarono una vittoria decisiva, obbligando Antonio e Cleopatra a ritirarsi ad Alessandria. Pochi mesi dopo, con l’avvicinarsi delle truppe di Ottaviano e senza possibilità di salvezza, entrambi scelsero il suicidio.
Con la sconfitta di Antonio e Cleopatra, l’Egitto fu annesso come provincia romana. Quando Ottaviano fece ritorno a Roma nel 29 a.C., fu accolto con grandi celebrazioni e onorato con un trionfo solenne, consolidando così la sua posizione come il leader indiscusso dell’Impero Romano.
Cronologia degli eventi
15 marzo 44 a.C. – Durante le Idi di Marzo, Giulio Cesare viene assassinato in Senato da un gruppo di congiurati. Marco Antonio, suo luogotenente, sfrutta l’ondata di commozione popolare per alimentare il sostegno a Cesare e l’ostilità verso i suoi assassini. Bruto, uno dei principali cospiratori, si rifugia a Mantova.
18 aprile 44 a.C. – Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, torna a Roma e forma un’alleanza con il Senato per contrastare Marco Antonio.
43 a.C. – Marco Antonio assedia Modena contro Decimo Bruto. Il Senato lo dichiara nemico pubblico e gli muove guerra. Si combatte la battaglia di Modena. Poco dopo, viene costituito il Secondo Triumvirato, formato da Ottaviano, Marco Antonio e Lepido, il magister equitum. I triumviri promuovono liste di proscrizione che portano, tra gli altri, alla morte del retore Cicerone.
42 a.C. – Battaglia di Filippi: gli eserciti dei triumviri sconfiggono i cesaricidi. Bruto e Cassio, i leader della congiura contro Cesare, si tolgono la vita.
39 a.C. – Viene stipulata la Pace di Miseno tra i triumviri e Sesto Pompeo.
36 a.C. – Battaglia di Nauloco: Sesto Pompeo viene definitivamente sconfitto. Lepido, uno dei triumviri, perde il potere e viene relegato al ruolo di Pontefice Massimo.
31 a.C. – Battaglia di Azio: Ottaviano sconfigge le forze di Marco Antonio e Cleopatra. L’Egitto viene annesso come provincia romana, segnando la fine della Repubblica e dell’età ellenistica.
27 a.C. – Ottaviano rinuncia ai poteri straordinari, ma il Senato glieli restituisce conferendogli il titolo di “Augusto”. Inizia formalmente l’Impero Romano.
14 d.C. – Morte di Augusto, primo imperatore romano.
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