Allarme spari a Roma: lite furibonda in strada. Trovato uomo che doveva essere ai domiciliari

La quiete notturna del quartiere romano è stata bruscamente interrotta poco dopo la mezzanotte di sabato 22 novembre. Numerose e concitate sono state le chiamate giunte alle forze dell’ordine, dove i residenti segnalavano non solo una violenta lite in strada tra alcune persone, ma anche il rumore inquietante di presunte “esplosioni di arma da fuoco“. L’allarme ha immediatamente portato i Carabinieri ad intervenire in Via Filarete, nei pressi di un noto supermercato. L’atmosfera era tesa e il mistero si è infittito al momento dell’arrivo delle pattuglie.

I militari dell’Arma, una volta sul posto, hanno individuato due uomini che si trovavano ancora in zona. Si trattava di un 31enne romano e di un 40enne originario di Palestrina ma domiciliato nella Capitale. Entrambi erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti. La situazione era chiaramente anomala: il 40enne, in particolare, presentava delle escoriazioni sul volto, segno evidente di un precedente alterco fisico.

Due uomini e un evaso

L’incontro con i due uomini non ha aiutato a chiarire immediatamente la situazione. Entrambi si sono dimostrati poco collaborativi, rifiutando di fornire spiegazioni concrete sul motivo della loro presenza in strada a quell’ora e, soprattutto, sulla dinamica degli eventi che avevano preceduto l’arrivo dei Carabinieri. Il loro silenzio ha accentuato i sospetti degli investigatori, rendendo necessario un approfondimento.

Dai successivi accertamenti, le indagini hanno avuto una svolta inaspettata. È emerso che il 40enne con le escoriazioni non solo aveva precedenti, ma era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. La sua presenza in strada, in pieno orario notturno e lontano dalla sua abitazione, configurava chiaramente il reato di evasione. Per lui, pertanto, è scattata immediatamente l’accusa formale. Sebbene la lite e i presunti spari fossero il motivo iniziale dell’intervento, l’accusa di evasione è diventata il primo, solido risvolto giudiziario dell’accaduto.

Spari: l’ombra del dubbio e le indagini

Il nodo cruciale dell’intera vicenda resta quello delle segnalazioni di “spari“. I Carabinieri, dopo aver messo in sicurezza i due uomini, hanno condotto una prima e approfondita ricognizione del luogo dell’intervento. La ricerca di elementi materiali, come bossoli o tracce riconducibili all’uso di un’arma da fuoco, ha dato esito negativo. Ciò suggerisce che i rumori uditi dai residenti potrebbero essere stati causati da petardi, oggetti scagliati o dal violento impatto della lite stessa, amplificati dalla quiete notturna e dalla tensione del momento.

Tuttavia, gli investigatori non escludono nulla. Per delineare con esattezza cosa sia successo, sono stati avviati accertamenti sulle telecamere di sicurezza presenti nella zona. L’analisi dei filmati è cruciale per stabilire la dinamica della lite, identificare eventuali altre persone coinvolte e, soprattutto, chiarire la natura dei rumori che hanno generato l’allarme. Le indagini mirano ora a ricostruire il contesto in cui si trovavano i due uomini e il motivo della loro segreta e violenta presenza in strada.

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