Caos trasporti a Roma: guasto blocca la Metro B per 90 minuti nel giorno dello sciopero

La giornata di venerdì 10 ottobre si è trasformata in un vero e proprio incubo per i pendolari romani, specialmente per quelli che avevano creduto di aver scampato il peggio dello sciopero generale dei trasporti. Se l’agitazione sindacale, infatti, aveva lasciato la Metro B in funzione, a paralizzare completamente una delle arterie vitali della città ci ha pensato un beffardo problema tecnico. Lo stop al servizio è scattato intorno alle 10:45 del mattino e ha congelato la circolazione per circa un’ora e mezza, interessando un tratto cruciale della linea: da Eur Magliana fino a Castro Pretorio, in entrambe le direzioni. Quello che doveva essere un sollievo – la metropolitana che procedeva regolarmente nonostante lo sciopero – si è tramutato in un doppio disagio per i cittadini, traditi non da una protesta pianificata, ma da un banale guasto infrastrutturale. L’episodio solleva domande sulla resilienza e sull’affidabilità di un sistema di trasporto già messo a dura prova quotidianamente.

L’ora e mezza di paralisi e l’illusione della normalità

Il blocco della Metro B è arrivato in un momento in cui molti romani si affidavano proprio a quel servizio per spostarsi, approfittando dell’apertura delle stazioni garantita al di fuori delle fasce di astensione dal lavoro. La chiusura di un’ora e mezza, in pieno orario lavorativo, ha creato immediatamente assembramenti e disorientamento. Atac ha tentato di sopperire al vuoto attivando i consueti servizi di navette sostitutive, ma la loro efficacia è sempre limitata, specialmente nel traffico congestionato della Capitale. Il danno non è stato solo logistico, ma anche psicologico: l’illusione di una mattinata “salva-trasporti” è svanita nel peggiore dei modi. Questa contingenza straordinaria, dove l’imprevisto tecnico si sovrappone allo sciopero previsto, non fa che acuire la frustrazione di una cittadinanza che percepisce il sistema di trasporto pubblico come perennemente fragile e inaffidabile, capace di collassare per cause sia umane che strutturali.

La gestione dell’emergenza e la visione a lungo termine

L’intervento dei tecnici Atac è stato cruciale non solo per ripristinare il servizio, ma per tentare di prevenire ulteriori guai. La decisione di prolungare l’interruzione della linea per circa quindici minuti, estendendola fino al capolinea di Laurentina, non è stata casuale. L’azienda ha approfittato del blocco non programmato per effettuare lavori aggiuntivi di prevenzione, mirando a blindare l’infrastruttura in vista della fascia di garanzia serale, prevista tra le 17:00 e le 20:00. Questa scelta, benché abbia temporaneamente aggravato il disagio mattutino, mostra una seppur tardiva lungimiranza: sfruttare il tempo morto per scongiurare un collasso più ampio nell’orario di punta. Il servizio è tornato operativo intorno alle 12:30, ma l’episodio lascia un amaro in bocca.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *