L’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Ostia ha inferto un duro colpo al traffico di stupefacenti nella zona, nota come il “quadrilatero della droga” (che include piazza Gasparri, via Forni, via Fasan e Idroscalo). L’operazione ha portato all’arresto di due uomini, tra cui Francesco Spada, 38 anni, figlio di Armando Spada, e al sequestro di ben quattro chili di cocaina che, secondo le indagini, erano pronti per essere immessi nel mercato durante le festività natalizie. Questo evento non è solo un resoconto di cronaca, ma un capitolo che ribadisce la persistente e capillare influenza di determinati clan sulla criminalità organizzata del litorale romano.
Il blitz nel fortino dello spaccio
La dinamica dell’arresto è emblematica della routine dello spaccio in queste zone. La coppia, notata dai militari mentre scendeva da un mezzo pubblico, ha tentato disperatamente di disfarsi di uno zainetto. All’interno erano custoditi i quattro panetti di cocaina, un carico ingente. Il tentativo di occultamento, purtroppo per loro, è stato anche immortalato dalle telecamere di sorveglianza, fornendo una prova schiacciante. Le successive indagini hanno condotto i Carabinieri in un immobile di piazza Gasparri, una delle piazze nevralgiche per lo spaccio, dove sono stati rinvenuti ulteriori 77 grammi di cocaina, il materiale per il confezionamento e i bilancini di precisione.

Il peso del cognome Spada
L’originalità di questa notizia risiede inevitabilmente nel nome: Francesco Spada. Il cognome non è solo sinonimo di criminalità a Ostia, ma evoca un potere radicato e violento, più volte finito sotto i riflettori della cronaca nazionale. Sebbene il 24enne arrestato con lui sia stato scarcerato in attesa di processo, Francesco Spada è rimasto dietro le sbarre, a conferma della sua pericolosità e del suo inserimento in contesti criminali noti. Il suo arresto, pur non smantellando l’intera rete del clan, rappresenta un segnale forte dello Stato in un periodo cruciale per i guadagni illeciti derivanti dal traffico di droga.
Le ombre del passato: non solo spaccio
Per comprendere appieno il personaggio Francesco Spada, è necessario ripercorrere i precedenti. Già nel 2021, era stato arrestato insieme al fratello Juan Carlos a seguito della coraggiosa denuncia di una madre. Le accuse di allora andavano ben oltre lo spaccio: sequestro di persona, estorsione e riduzione in schiavitù. Quello che emerse fu un quadro di soprusi e umiliazioni documentati, addirittura, sui social media come TikTok. Il caso più eclatante fu quello di un 25enne romeno costretto a bere un’intera bottiglia di whisky fino quasi al coma etilico. Le vittime, spesso tossicodipendenti indotti alla dipendenza da cocaina e crack dagli stessi Spada, venivano trattate come “schiavi” per saldare debiti irrisori, subendo minacce e violenze.






