Marconi, blitz all’alba all’ex Mira Lanza: arresti e sgomberi

Un’operazione su vasta scala delle forze dell’ordine, coordinata dal Distretto San Paolo, ha puntato i riflettori su una delle aree più complesse di Roma: l’ex Mira Lanza a Marconi e le baraccopoli che si sono formate a ridosso del Tevere. Il blitz, scattato all’alba, ha avuto come obiettivo la lotta al degrado e all’illegalità, portando a una serie di arresti e denunce che evidenziano una situazione di illegalità diffusa.

I due arresti e il traffico di droga

L’attenzione si è concentrata in particolare sull’ex complesso industriale della Mira Lanza, un edificio abbandonato dal 1952 e già noto alle cronache. Proprio in quest’area, la polizia ha eseguito due arresti significativi. Il primo ha riguardato un uomo romeno di 37 anni, ricercato per violazioni sulla normativa dell’immigrazione clandestina, che è stato trasferito nel carcere di Rebibbia. Il secondo arresto ha colto di sorpresa un uomo di 30 anni, trovato in possesso di un ingente quantitativo di cocaina e del necessario per il confezionamento. Questa scoperta, che ha portato al suo arresto per spaccio, suggerisce l’esistenza di un’attività di traffico di stupefacenti che si muove nell’ombra di questi luoghi abbandonati.

Sgomberi e bonifiche

L’intervento delle forze dell’ordine ha ampliato il suo raggio d’azione anche nella zona sottostante il viadotto della Magliana, un’area da tempo segnata da un profondo degrado. Qui, in un contesto di precarietà e disordine, sono state identificate circa settanta persone. A seguito degli accertamenti, tredici di loro sono state denunciate alla magistratura per aver occupato abusivamente dei terreni che, come accertato, risultavano di proprietà di Anas.

Successivamente, per ripristinare il decoro e la sicurezza di un’area così critica, è scattato il massiccio intervento del personale di Ama, la società che gestisce i rifiuti urbani di Roma. Gli operatori hanno proceduto a una bonifica profonda, rimuovendo ingombranti e pericolosi materiali di risulta, oltre a masserizie e altri rifiuti che si erano accumulati nel tempo, cancellando di fatto un piccolo, precario insediamento abusivo. Questo passo, necessario per il ripristino dell’ordine, ha evidenziato ancora una volta la complessa realtà sociale che si nasconde dietro a questi luoghi.

Un problema sociale e di sicurezza

Il blitz all’ex Mira Lanza non è solo un’operazione di polizia, ma un drammatico spaccato delle contraddizioni di Roma. Mette in luce la coesistenza di diverse problematiche: il degrado urbano, le occupazioni abusive e le attività criminali come lo spaccio di droga. Le baraccopoli non sono solo luoghi di illegalità, ma anche il rifugio di persone in condizioni di estrema fragilità sociale. L’intervento del personale sociale che ha censito i soggetti più vulnerabili per offrire loro assistenza dimostra che una risposta puramente repressiva non è sufficiente. È fondamentale affrontare il problema alla radice, con un approccio che combini sicurezza e sostegno sociale per impedire che queste aree si trasformino in zone di illegalità e disperazione.

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