Ostia, maxi operazione antidroga nel “fortino” dello spaccio: 13 arresti

Venerdì 7 novembre, le strade di Ostia sono state teatro di una vasta operazione dei carabinieri contro lo spaccio di droga. L’intervento si è concentrato intorno a piazza Gasparri, da tempo considerata uno dei “fortini” della criminalità locale. In poche ore, tredici persone sono state arrestate e nove denunciate, in un’azione che ha coinvolto diverse unità dell’Arma, dai militari delle aliquote di primo intervento ai cinofili, fino al supporto di un elicottero che ha sorvolato l’area per monitorare i movimenti a terra.

Droga e denaro contante trovati in un appartamento

Durante i controlli, i carabinieri hanno fatto irruzione in un appartamento occupato abusivamente, dove quattro cittadini italiani – due donne, un uomo e un minorenne di 17 anni – e un cittadino straniero sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti. Le perquisizioni hanno portato al sequestro di centinaia di dosi di hashish e cocaina, oltre a circa 9.000 euro in contanti, considerati il provento delle attività di spaccio. L’operazione ha confermato la presenza di una rete ben strutturata di piccoli pusher che si muove all’interno di palazzi e abitazioni occupate, sfruttando le difficoltà sociali e la scarsa sorveglianza di alcune zone periferiche.

Il cosiddetto “quadrilatero dello spaccio” – delimitato tra piazza Gasparri, via Forni, via Fasan e via dell’Idroscalo – è da anni uno dei punti caldi del litorale romano. Qui, nel tempo, sono state documentate numerose attività di spaccio al dettaglio, ma anche episodi di degrado, occupazioni abusive e scontri tra bande. L’intervento dei carabinieri, che si inserisce in una serie di controlli iniziati settimane fa, ha già portato a diversi arresti per reati legati agli stupefacenti. L’obiettivo è quello di restituire sicurezza e legalità a un’area che, nonostante la vicinanza al mare e alla vita turistica di Ostia, resta segnata da problemi sociali profondi.

Denunce, daspo e controlli su strada

Oltre agli arresti, l’operazione ha avuto un raggio d’azione più ampio. Nove persone sono state denunciate per vari reati: una per detenzione ai fini di spaccio, cinque per possesso di oggetti atti a offendere, una per ricettazione, una per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e una per guida senza patente. I carabinieri hanno inoltre notificato la sospensione dell’attività a un esercizio commerciale, segnalato sei persone per daspo urbano e identificato 131 cittadini, controllando 59 veicoli. Numeri che danno la misura di un intervento mirato non solo alla repressione, ma anche alla prevenzione di comportamenti illegali diffusi.

Il blitz di Ostia non è un episodio isolato, ma parte di una strategia più ampia per contrastare la criminalità nel litorale romano. Negli ultimi anni, le forze dell’ordine hanno intensificato le operazioni nei quartieri più difficili, cercando di interrompere la catena dello spaccio che, spesso, si alimenta di povertà e marginalità. Tuttavia, la repressione da sola non basta. Ostia continua a essere un luogo di contrasti: da una parte le spiagge, i locali e la vita turistica; dall’altra, palazzine occupate, disoccupazione e microcriminalità.

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