14/15 marzo – Si festeggiano i Mamuralia

Mamuralia

I Mamuralia erano delle festività dell’antica Roma che ricorrevano il 14 o il 15 marzo, alla fine delle feste Saliari, celebrate in onore del dio Marte. Prendevano il nome da Mamurio Veturio (in latino Mamurius Veturius), mitico lavoratore di metalli che, stando alla tradizione, fu incaricato dal re Numa Pompilio di costruire undici scudi identici all’Ancile, il mitico scudo che cadde dal cielo come segno divino di Marte per sancire l’invincibilità e il radioso futuro di Roma.

Secondo la leggenda, l’Ancile originale sarebbe caduto proprio il primo giorno di marzo (mese dedicato a Marte). Mamurio fabbricò gli altri scudi per confondere chi avrebbe tentato di rubare il vero Ancile. Come pagamento per i suoi servizi, Mamurio chiese che il suo nome venisse inserito all’interno del Carmen Saliare, il rituale cantato dai sacerdoti Salii, mentre danzavano battendo gli Ancilia da essi custoditi.

Una tradizione racconta che la sua opera attirò la sfortuna sulla città ed egli venne cacciato via. Il 14 Marzo (il giorno prima di quello dedicato ad Anna Perenna) un uomo, che forse veniva vestito con la pelle di una vittima sacrificata, compiva una processione e poi veniva cacciato a bastonate dai concittadini, che lo sbeffeggiavano chiamandolo “Mamurio”. Questo rito è stato interpretato soprattutto come utilizzo di un “capro espiatorio”, che si addossa tutte le influenze negative per allontanarle dalla comunità, per propiziare il nuovo anno. La festa segnava quasi un momento di passaggio, in cui l’anno vecchio veniva cacciato via, in modo tale da poter dare il benvenuto a quello nuovo; in un mese (Marzo) nel quale si vede la rigenerazione della vita attraverso i germogli che poi maturano ad Aprile.

Per ciò che concerne l’origine dei Mamuralia, occorre fare delle premesse: nell’antico calendario romano, secondo la tradizione redatto da Romolo, l’anno era diviso in soli dieci mesi e marzo sarebbe stato il primo mese dell’anno. Marte, al quale marzo era dedicato, era collegato alle attività agricole e quindi all’inizio della primavera. Alcuni studiosi hanno ipotizzato perciò che i Mamuralia fossero le celebrazioni per l’avvento del nuovo anno e di conseguenza del rinnovo del ciclo vitale.

Nei secoli successivi, i Mamuralia vennero spostati da inizio marzo alla metà dello stesso mese, ma ci sono diverse interpretazioni sul giorno in cui questi venissero celebrati. Secondo il calendario di Filocalo, i Mamuralia cadevano il 14 marzo. Secondo altri autori dell’epoca coincidevano invece con le Idi (15 marzo), poiché il 14 era il giorno degli Equirria, altra festività dedicata a Marte, dove venivano organizzate corse di cavalli come buon auspicio per l’inizio delle campagne militari annuali.

I cambiamenti della collocazione dei Mamuralia nel corso dei secoli sono quindi attribuibili alla variazione del calendario. Questi continui spostamenti portarono anche ad una variazione del giorno dei festeggiamenti degli Equirria: infatti, oltre al 14 marzo, sembra che venissero celebrati anche il 27 febbraio.

È bene ricordare che la festività dei Mamuralia non compare nei Fasti, perché non era una festa pubblica, ma tradizionale.


BIBLIOGRAFIA

  • A. Ferrari, Dizionario di Mitologia, UTET, Novara 2015;
  • Giovanni Lido, Liber de mensibus, III.
Share