12 ottobre – Augustalia e Ludi Augustales

Augustalia e Ludi Augustales

Gli Augustalia del 12 Ottobre segnavano una festività in onore di Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, primo imperatore di Roma. Nel calendario romano, il giorno era festivo poiché celebrava il ricordo del ritorno di Ottaviano dall’Oriente nel 19 a.C., poiché la pace coi Parti gli aveva consentito di tornare a Roma con le insegne perse da Crasso nella Battaglia di Carre del 53 a.C.

Inizialmente, gli Augustalia si limitavano a un sacrificio sull’altare della Fortuna Reduce, compiuto dai pontefici e dalle Vestali. Inaugurato proprio il 12 Ottobre del 19 a.C., e dedicato il 15 Dicembre, l’altare della Fortuna Reduce ricevette quegli onori religiosi che non potevano essere offerti a Ottaviano Augusto fino al 19 Agosto del 14 d.C., quando morì.

Infatti, la festa divenne nota col nome di Augustalia derivante dall’agnomen (il secondo cognomen nel sistema dei tria nomina) del Princeps, come egli stesso sottolineò nel suo Res Gestae Divi Augusti. Finché fu in vita, Ottaviano Augusto non ricevé mai, se non tramite il suo Genio e in associazione con Roma o coi Lari, onori divini.

Il culto di Augusto, associato a quello dei Lari Compitali, venne gestito in tutte le città dell’impero dal collegio degli Augustales, composto da 6 membri chiamati serviri augustales. Dopo la morte e l’apoteosi di Ottaviano Augusto però, venne istituito da Tiberio il collegio dei Sodales Augustales, composto da 3 magistri e 21 addetti provenienti dall’ordine equestre.

Questo collegio, le cui nomine avevano durata annuale, divenne importantissimo nelle città di provincia, dove andò a costituire una nuova casta sociale più simile alla magistratura, per tutto il I e il II secolo d.C. Dopodiché, la fondazione dell’ordine degli Augustales determinò il passaggio da una carica annuale a una a vita, e la stabilizzazione di una congregazione religiosa.

Molti magistrati organizzarono giochi in onore di Ottaviano Augusto quando egli era ancora in vita, come quelli dei Ludi Augustales, indetti nel’11 a.C. da Tiberio in onore del padre adottivo. Inizialmente, i giochi si svolgevano solo il 12 Ottobre, ma con il successivo imperatore Claudio il periodo festivo dei Ludi divi Augusti et Fortunae reducis venne esteso dal 3 al 12 Ottobre.

I giochi si tenevano soprattutto a Bovillae, un piccolo centro abitato lungo la Via Appia, l’odierna Frattocchie (una frazione dell’area metropolitana di Roma). Una tradizione tramanda che proprio nel santuario di Bovillae sarebbero state sepolte le spoglie di Ottaviano Augusto, prima di essere portate a Roma per il pubblico funerale ed essere poi conservate nel mausoleo sulla Via Flaminia.

In questa città furono eretti alcuni edifici monumentali: un circo, un teatro e un sacrario destinato al culto della gens Iulia. Queste magnifiche strutture fornirono il giusto scenario alla cerimonia che doveva celebrare il culto di Augusto e di tutta la dinastia giulio-claudia durante i Ludi Augustales.

Soprattutto il circo, dove avvenivano in giochi, doveva essere imponente nella sua estensione, nonostante fosse stato edificato in una piccola città. La sua capienza permetteva di ospitare 8.000 – 10.000 spettatori, perciò risultava essere uno dei più grandi circhi dell’intero Impero Romano. Un’iscrizione del 53 d.C., dedicata all’auriga Fuscus, ci indica che almeno per il I secolo d.C. i Ludi Augustales furono certamente festeggiati.

Tuttavia, anche in altre città venivano celebrati gli Augustalia e i Ludi Augustales, soprattutto nella parte orientale dell’Impero, dove venivano chiamati Σεβαστά o Σεβάστεια. A Roma, i giochi dei Ludi Augustales seguivano una processione che si svolgeva nel Circo Massimo, vicino al santuario della gens Iulia alle pendici del Palatino, dove si riunivano i Sodales Augustales.

Augustalia e Ludi Augustales

Augusto di Via Labicana, nelle vesti di Pontefice Massimo (fine I sec a.C. – inizio I sec d.C.), Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme, Roma (foto di A. Patti).

Antonietta Patti
Archeologa


BIBLIOGRAFIA

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