28 gennaio – Paganalia

28 gennaio - Paganalia

Come le Feriae Sementivae, anche le Paganalia nacquero come feriae conceptivae, poi fissate al 28 Gennaio, ma si svolgevano nei distretti delle campagne (pagi). Secondo la tradizione erano festività agricole istituite da Servio Tullio, sesto re di Roma, che aveva riorganizzato i pagi.

Tuttavia, una tradizione riporta che questa festa venne sostituita da una più antica festività già istituita da Numa Pompilio, secondo re di Roma, in onore di Empanda: divinità agricola e della forza generatrice della terra, descritta come “Paganarum dea”.

Empanda possedeva un tempio a Roma, vicino Porta Pandana/Saturnia, e sia la porta che l’edificio sacro erano sempre aperti ai viaggiatori e ai viandanti, caratteristica che sembra collegare la divinità a un’accezione di apertura, dal termine pandere (“aprire”). Anche a questa divinità veniva offerta la burranica, una bevanda composta da latte e mosto, affinché accogliesse con favore i semi sotterrati.

Mentre continuavano a rimanere appesi agli alberi gli oscilla (piccole maschere di terracotta), per un’usanza già prevista dalle Feriae Sementivae, in questo giorno si svolgevano riti lustrali (di purificazione) delle case, mentre i capifamiglia dovevano compiere sacrifici sugli altari alle divinità tutelari e protettrici (Genius Loci).

Maschi e femmine, a seconda del sesso e dell’età (dai bambini agli anziani), offrivano una determinata moneta, attraverso la quale i magistri pagorum si occupavano del censimento degli abitanti del pagus.

I magistri pagorum nei pagi e i magistri vicorum nei compita (le edicole sacre poste agli incroci delle vie e sui confini delle proprietà private) erano i responsabili delle loro comunità e delle infrastrutture che esse usavano. Proprio questa vicinanza “istituzionale” tra i pagi e compita ha condotto alcuni studiosi a ipotizzare che le Paganalia potessero essere una sorta di “Compitalia nelle campagne”, più che una festa da associare alle Feriae Sementivae.

Louis Lagrenée – Cérès ou l’Agriculture – 1770

Antonietta Patti
Archeologa


BIBLIOGRAFIA

  • Arnobio, Adversus Nationes, IV, 4.2;
  • Dionigi di Alicarnasso, Ῥωμαικὴ ἀρχαιολογία (Antichità Romane) VI, 14;
  • A. Ferrari, Dizionario di Mitologia, UTET, Novara 2015;
  • Sesto Pompeo Festo, De verborum significatu, 221;
  • Tito Livio, Ab Urbe Condita, libro I, 21;
  • G. Mancini, “Paganali”, in Enciclopedia Italiana Treccani, 1935;
  • P. Ovidio Nasone, Fasti, libro I, 658-696;
  • Marco Terenzio Varrone,  De lingua Latina, libro VI, 24.
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