Arco di Portogallo

Arco di Portogallo

Situato sulla via Lata (via del Corso), poco prima di via della Vite, l’Arco di Portogallo (conosciuto anche come Arcus de Trofoli o de Tripolis e arcus triumphalis) era un antico arco di Roma il quale prese il nome dalla allora residenza dell’ambasciatore del Portogallo, palazzo Fiano, su cui poggiavano le antiche vestigia.

Per molti anni vi furono alcuni dubbi sulla datazione, tanto che alcuni studiosi sollevarono perplessità sull’antichità dell’opera, ma oggi sappiamo che l’arco è di età tardo-antica, forse all’età di Aureliano, ipotizzando che costituisse uno degli accessi monumentali al suo tempio del Sole. Era costruito in blocchi di peperino e travertino, l’attico era in laterizio (mattoni). Le colonne avevano capitelli compositi che inquadravano il fornice unico: in seguito furono in parte eliminate, insieme alla trabeazione, tra il 1550 e il 1565.

Arco di Portogallo

Fu costruito probabilmente con reimpieghi di parti provenienti da altri monumenti; nei pannelli in rilievo che facevano parte della decorazione, è raffigurato l’imperatore Adriano (117-138) assieme a sua moglie Sabina, in elementi più antichi di circa un secolo e mezzo rispetto ad Aureliano. Durante il medioevo la presenza dei rilievi fecero pensare alle rovine di un arco di Adriano. In seguito fu denominato in vari modi, fra cui Arco di San Lorenzo in Lucina (situata nella vicina piazza), Arco di Tropholi e Arco di Tripoli. Due splendidi rilievi che da esso provengono, come l’Apoteosi di Sabina, in cui Adriano assiste all’apoteosi di sua moglie, morta nel 136 o 137, trasportata in cielo da un genio femminile alato e l’Elargizione di aiuti alimentari ai bambini romani sono stati reimpiegati da monumenti di epoca Antonina (metà del II secolo); Il pannello con il Discorso di Adriano proviene invece da piazza Sciarra.

Arco di Portogallo

Di inconnu – User:Jean-Pol GRANDMONT (2011), CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=26117954

Nel XI secolo una parte consistente dell’arco crollò e andò distrutta: ciò comportò la perdita di vari elementi e di una parte del fregio, ma non del rilievo. Qualche tempo dopo vi nacquero anche abitazioni sopra alcuni ambienti. L’Arco di Portogallo fu demolito da Alessandro VII nel 1665, come recita la targa affissa sul muro di Palazzo Fiano e i pannelli appartenenti al periodo adrianeo furono posti nel Palazzo dei Conservatori (Musei Capitolini).

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