Le Terme di Costantino

Terme di Costantino

L’ultimo grande complesso termale di Roma imperiale furono le Terme di Costantino, costruite sul colle Quirinale da Costantino I intorno all’anno 315, probabilmente già iniziate sotto il predecessore Massenzio. La zona scelta per le terme fu sottoposta ad ingenti lavori di sbancamento del terreno, con demolizioni estese di preesistenti edifici pubblici e privati. Le cronache ci raccontano di un primo considerevole danneggiamento nel 367 a causa di un incendio, saccheggiate poi nel 410 dai Goti di Alarico e poi restaurate nel 443 dal praefectus urbi Petronio Perpenna Magno Quadraziano, probabilmente ancora sotto Teodorico il Grande.

Thermen van Constantijn te Rome Bouwwerken uit de oudheid (serietitel) I vestigi dell'antichità di Roma raccolti et ritratti in perspettiva da Stefano Du Perac Parisino (serietitel op object), BI-1891-3063-32.jpg

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Come gran parte degli edifici di epoca romana, furono abbandonate all’inizio del Medioevo e pian piano spogliate dei marmi e delle decorazioni al fine di farne materiale edilizio. Le strutture ancora in piedi vennero riutilizzate per ospitare edifici privati e religiosi come la Chiesa di San Salvatore, la Chiesa di Sant’Elena e la Chiesa di Santo Stefano, oggi scomparse. I resti in alzato, presenti in molte stampe e disegni cinquecenteschi, furono quasi interamente abbattuti all’alba del Seicento con la costruzione di Palazzo Rospigliosi, ed in seguito, ulteriori abbattimenti si resero necessari anche per l’edificazione di quello che oggi è il Palazzo della Consulta. Nel 1877, alcuni resti dell’antico complesso furono rinvenuti nel giardino del Palazzo Rospigliosi e di villa Aldobrandini, ma vennero poi definitivamente distrutti nel 1877 per l’edificazione della via De Merode, oggi via Nazionale.

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Di Jordiferrer – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=56165197

Questo complesso termale era di dimensioni ridotte rispetto alle altre grandi terme romane e rivolto ad un pubblico esclusivo, al contrario delle vicine terme di Diocleziano, maestose ma destinate ad un pubblico mediamente più “popolare”. Altra caratteristica che rendevano queste terme insolite erano l’assenza dei canonici porticati spesso presenti in questo tipo di edificio, sostituiti da una semplice area aperta. Probabilmente vi era un ingresso laterale con una monumentale gradinata sulle pendici ovest del Quirinale, vicino al Tempio di Serapide verso il Campo Marzio ed il Portico di Costantino che correva proprio ai piedi del Quirinale.

La zona che occupavano è oggi l’area compresa tra piazza del Quirinale, via Ventiquattro Maggio, via della Consulta e via Nazionale, in corrispondenza del terrapieno di villa Aldobrandini. Dalle terme di Costantino provengono le bellissime statue dei Dioscuri presenti alla base dell’obelisco del Quirinale nella omonima piazza, due statue di Costantino (una nella basilica di San Giovanni in Laterano e una sulla balaustra di piazza del Campidoglio), una di suo figlio Costantino II come cesare, anch’essa nella piazza del Campidoglio come pure le due statue (il “Nilo” e il “Tevere”) poste come sfondo alla fontana ai piedi del Palazzo Senatorio.

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