Le invasioni barbariche: Gli Ostrogoti

Gli Ostrogoti erano un popolo germanico appartenente al gruppo dei Goti, una tribù che giocò un ruolo significativo negli eventi del tardo Impero romano. Dopo aver sconfitto Odoacre, che nel 476 aveva deposto l’ultimo imperatore d’Occidente, gli Ostrogoti si stabilirono in Italia, dove fondarono un regno che durò fino al 553, anno in cui furono sconfitti dai Bizantini.

Il termine Ostrogoti significa “Goti orientali” o “Goti splendenti”, distinguendoli dai Visigoti, il cui nome significa “Goti occidentali” o “Goti saggi”. Originari della Scandinavia, gli Ostrogoti migrarono verso sud e verso est, insediandosi nella regione della Dacia, corrispondente all’odierna Romania. Qui fondarono un potente stato, ma nel IV secolo furono sottomessi dagli Unni, un popolo nomade proveniente dall’Asia centrale.

Fibule ostrogote – Di FabioRomanoni – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=128733172

Dopo il crollo dell’impero degli Unni nel 454, molti Ostrogoti trovarono rifugio in Pannonia, una regione corrispondente all’attuale Ungheria, dove divennero alleati dell’Impero romano d’Oriente. Tra i loro re, il più celebre fu Teodorico il Grande, nato in Pannonia e formato secondo la cultura romana a Costantinopoli.

Nel 489, l’imperatore Zenone incaricò Teodorico di condurre una campagna militare contro l’Italia, allora governata da Odoacre, un generale barbaro che aveva rovesciato l’ultimo imperatore d’Occidente. Dopo quattro anni di conflitto, Teodorico sconfisse e uccise Odoacre, proclamandosi re d’Italia.

Il regno di Teodorico fu segnato da un periodo di relativa stabilità e prosperità. Egli preservò le istituzioni e il diritto romano e promosse la convivenza tra Romani e Goti, pur mantenendo una chiara distinzione tra le due comunità. Teodorico fu anche un grande promotore della cultura e delle arti, commissionando numerosi edifici e monumenti, in particolare a Ravenna, che scelse come sua capitale.

Alla morte di Teodorico nel 526, il regno ostrogoto iniziò a vacillare. I suoi successori dovettero affrontare rivolte romane, conflitti interni tra le fazioni gotiche e, soprattutto, l’invasione dell’Impero bizantino guidata dall’imperatore Giustiniano, determinato a riconquistare l’Italia. La guerra durò circa due decenni e vide la resistenza di valorosi re gotici come Vitige, Totila e Teia. Tuttavia, i Bizantini prevalsero, e nel 553, dopo la battaglia dei Monti Lattari, il regno ostrogoto giunse alla fine.

Fonte: https://commons.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9b/Europa_in_526.png

Durante la conquista dell’Italia da parte dei Goti, i Romani furono coinvolti in numerose battaglie e assedi che causarono gravi distruzioni e sofferenze. Nonostante ciò, alcuni Romani scelsero di collaborare con i Goti, come il generale Flavio Oreste, che si alleò con Teodorico nella sua lotta contro Odoacre.

Sotto il regno di Teodorico il Grande, i Romani vissero un periodo di relativa pace e prosperità. Pur essendo ariano, Teodorico mantenne le istituzioni romane e rispettò la religione cattolica della popolazione romana. Egli promosse anche la cultura e le arti romane, collaborando con figure illustri come il filosofo Boezio e il grammatico Cassiodoro. I Romani, durante questo periodo, potevano accedere a cariche civili e militari e partecipare al Senato romano.

Dopo la morte di Teodorico, il regno ostrogoto cominciò a disgregarsi e le tensioni tra Goti e Romani aumentarono. La figlia di Teodorico, Amalasunta, tentò di proseguire la politica di conciliazione del padre, ma fu assassinata da una fazione gotica avversa. Questo evento provocò una ribellione da parte dei Romani, che chiesero l’intervento dell’imperatore d’Oriente, Giustiniano. Quest’ultimo inviò il generale Belisario con l’obiettivo di riconquistare l’Italia.

Ne seguì una lunga e sanguinosa guerra, durata circa vent’anni, durante la quale entrambi gli schieramenti conobbero vittorie e sconfitte. I Romani subirono enormi sofferenze a causa delle devastazioni, delle carestie, delle epidemie e delle persecuzioni religiose. Molti furono uccisi, deportati o ridotti in schiavitù sia dai Goti che dai Bizantini, mentre altri si rifugiarono nelle campagne o in città fortificate, cercando di resistere. Alla fine, i Bizantini riuscirono a prevalere sui Goti, ma l’Italia era ormai devastata, e la popolazione romana era drasticamente diminuita.

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