15 marzo – Feriae Annae Perennae

Alle Idi di Marzo si facevano sacrifici pubblici ad Anna Perenna, pronunciando dei voti, affinché l’inizio dell’anno fosse prospero.
La plebe passava una giornata spensierata fuori città, banchettando lungo le rive del Tevere, dove creavano capanne e tende di fortuna. Era uso pregare gli Dei perché dessero tanti anni di fortuna quanti bicchieri di vino si riusciva a tracannare! La gente cantava e c’erano spettacoli di mimi e recite di fescennini.
Non conosciamo quale divinità fosse esattamente Anna Perenna. Forse era un’antica divinità lunare, o una manifestazione di Minerva che inganna Marte, o ancora la sorella di Didone (accolta da Enea quando fuggì da Cartagine, e poi costretta a fuggire ancora) tramutata in ninfa dal dio fluviale Numicio.
Il nome Anna potrebbe derivare da annus (anno), e Perenna da perennare (compire un intero anno). Forse era una dea che riuniva due antiche divinità: Anna e Perenna, personificazione della prosperità richiesta all’inizio dell’anno. I nomi potrebbero anche derivare da anus o da annare (nutrice) e da perennis (che dura infinitamente), identificando una divinità-nutrice invocata all’inizio dell’anno, che potremmo associare ad Annona, la personificazione della generosità dello Stato, che forniva cibo gratuito alla parte di popolazione più povera.
Dato che nell’antico calendario romano lunare la festa si celebrava nel primo plenilunio dell’anno nuovo, Anna Perenna potrebbe essere stata una dea lunare, balia ed elargitrice di fertilità infinita, nel ciclo eterno dello scorrere del tempo.
Negli scavi effettuati nel 1999 a Roma, tra piazza Euclide e via Dal Monte sono stati rinvenuti i resti di una fontana rettangolare, utilizzata tra il IV secolo a.C. e il VI secolo d.C., con iscrizioni ad Anna Perenna e alcuni oggetti: le defixiones (lamine di piombo con maledizioni) serbate in contenitori metallici, insieme a figure umane, monete, oggetti in rame e lucerne; oggi conservati nel Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano.

Paiolo di rame ritrovato presso la fonte di Anna Perenna, conservato al Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano. Di Flazaza – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35398087
Antonietta Patti
Archeologa
BIBLIOGRAFIA
- Ferrari, Dizionario di Mitologia, UTET, Novara 2015;
- Ovidio Nasone, Fasti, libro III;
- Svetonio Tranquillo, De Vita Caesarum, Vespasiano;
- Marco Terenzio Varrone, Satire Menippee.