18 dicembre – Eponalia

Eponalia

Venerata con una festa il 18 Dicembre, Epona, nota anche come Ippona, era una divinità di origine celtica, identificata come una Dea Madre, protettrice delle fiere e degli animali in generale.

Per i celti, il suo nome significava “mare divino” e le tribù che la onoravano probabilmente erano nomadi e abitavano le grandi praterie dell’Asia centrale.

Nume tutelare dei cavalli, degli asini e dei muli, a Roma divenne la protettrice della cavalleria. Le sue raffigurazioni si trovavano soprattutto sopra le porte delle stalle e nei circhi, dove veniva invocata per proteggere i cavalli delle scuderie.

Nella sua iconografia era ritratta come una giovane e bellissima donna, a cavallo o insieme a dei puledri e cavalle, suoi animali sacri. La sua immagine doveva ispirare il senso di velocità e coraggio. In alcuni casi, sul suo corpo umano venne inserita la testa di un cavallo.

Tra le tribù celtiche prima, e anche per i Romani poi, Epona fu una dea associata anche alla Terra e alla fertilità, e quindi alla rinascita e all’abbondanza. Suoi attributi erano infatti pure una cesta ricolma di frutti e la cornucopia. Proprio un canestro pieno di frutti, soprattutto mele, e fiori, in particolare la rosa, era il dono prediletto della dea.

La maggior parte dei ritrovamenti romani di ex voto alla dea provengono dall’area dove sorgevano le caserme degli equites singulares, unità ausiliari di cavalleria stanziate nelle regioni sul Reno e sul Danubio con soldati perlopiù stranieri.

Rilievo di Epona. Di Haselburg-müller – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10478640

Antonietta Patti
Archeologa


BIBLIOGRAFIA

  • Epona, in Enciclopedia Britannica, <https://www.britannica.com/topic/Epona>;
  • Ferrari, Dizionario di Mitologia, UTET, Novara 2015.

Foto anteprima di: Di I, QuartierLatin1968, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2387661

Share