Una delle testimonianze più emblematiche della presenza romana in Spagna è rappresentata dall’antica Colonia romana di Augusta Emerita, oggi conosciuta come Mérida, situata sulla riva destra del fiume Guadiana. Spesso chiamata la “Roma di Spagna” per le numerose strutture romane ancora ben conservate, Augusta Emerita fu fondata dall’imperatore Augusto nel 25 a.C. con l’intento di offrire una residenza ai veterani delle legioni romane che si erano distinti nelle Guerre Cantabriche, condotte dallo stesso Augusto e da Marco Vipsanio Agrippa. Questi veterani appartenevano principalmente alla Legio V Alaudae e alla Legio X Gemina.
La città divenne la capitale della provincia romana della Lusitania e fungeva da residenza per i soldati che avevano terminato con onore il loro servizio militare. Al termine della loro carriera, i veterani ricevevano una ricompensa sostanziosa, che poteva essere erogata sotto forma di denaro o, più frequentemente, con l’assegnazione di terre nei territori conquistati, in modo che l’erario statale non ne fosse gravato.
Augusta Emerita si trasformò in una città di grande rilevanza e splendore architettonico, diventando, negli ultimi anni del regno di Augusto, una delle più influenti dell’intero impero. La città era situata lungo la famosa via de la Plata (“via dell’argento”), che collegava la Cantabria con la Betica. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce numerose epigrafi, ritratti di alta qualità risalenti all’epoca giulio-claudia e vari rilievi. Con il declino dell’Impero Romano e a causa delle invasioni dei popoli germanici, la città perse gradualmente la sua importanza e subì devastazioni ripetute, come quelle degli Alani nel 409 e dei Suebi nel 439. Oggi, la moderna Mérida è riconosciuta come uno dei più significativi e ben conservati siti archeologici della Spagna, tanto da essere stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Tra i numerosi monumenti romani e siti di rilevanza culturale si trovano:
- Ponte Romano sul fiume Guadiana: risalente al I secolo, questo imponente ponte misura 762 metri di lunghezza, 11 metri di altezza e 5 metri di larghezza. È sostenuto da 60 archi realizzati con blocchi di granito locale.
- Teatro romano: eretto da Marco Vipsanio Agrippa tra il 16 e il 15 a.C., poteva ospitare fino a 6.000 spettatori. La scena fu ricostruita in marmo durante l’epoca flavia. Dopo essere stato restaurato, dal 1933 è utilizzato per spettacoli all’aperto. Originariamente situato fuori dalle mura della città, il teatro venne restaurato sotto l’imperatore Traiano alla fine del I o inizio del II secolo d.C., e nuovamente tra il 330 e il 340 durante il regno di Costantino, quando vennero aggiunti una passerella e nuovi elementi decorativi.
- Tempio di Diana: costruito in epoca augustea come edificio pubblico del foro cittadino, il tempio presenta elementi architettonici in granito locale stuccato. È uno dei pochi edifici religiosi sopravvissuti intatti alle distruzioni avvenute in epoca cristiana, grazie al suo utilizzo per la costruzione del palazzo del conte di Corbos, che lo ha preservato.
- Anfiteatro: costruito da Agrippa nell’8 a.C., è ancora in buone condizioni. Situato accanto al teatro, l’anfiteatro, con una capacità di 15.000 spettatori, era destinato alle lotte gladiatorie e alle venationes. La sua forma ellittica, con una cavea che misura 126 metri per 102, e un’arena di 64 metri per 41, rifletteva l’architettura popolare del tempo. I gradini inferiori, ancora visibili, erano riservati agli uomini di alto rango.
- Ippodromo di Augusta Emerita: il più grande edificio della città, situato a circa 400 metri dalle mura antiche, era usato per le corse dei carri. Seguiva il modello del Circo Massimo di Roma, con oltre 400 metri di lunghezza e 100 metri di larghezza.
- Casa del Mitreo: una residenza patrizia della seconda metà del I secolo, famosa per il mosaico che rappresenta allegorie del Nilo e dell’Eufrate.
- Casa patrizia: un’altra dimora signorile del I secolo, decorata con magnifici mosaici pavimentali di altissimo livello artistico.
- Lago di Proserpina: un bacino artificiale romano situato a 4 km dal centro, utilizzato per raccogliere l’acqua necessaria alla città.
- Acueducto de los Milagros: questo acquedotto romano portava l’acqua in città dal bacino di Proserpina. Le sue arcate, alte 25 metri ciascuna, si estendono per una lunghezza di 827 metri.
- Arco di Traiano: una struttura alta 13 metri e larga 11 metri, situata all’ingresso del Foro cittadino.
- Ponte sul rio Albarregas: un piccolo ponte romano a quattro arcate, situato lungo l’antica via de la Plata.
- Museo Nacional de Arte Romano (MNAR): fondato nel 1838, il museo conserva una vasta collezione di materiali archeologici provenienti dagli scavi locali, tra cui statue, mosaici, epigrafi e stele funerarie che datano dal I al IV secolo. Inizialmente ospitato nel convento di Santa Chiara, è ora situato in un moderno edificio progettato dall’architetto Rafael Moneo, completato nel 1984, che ingloba parte dell’area archeologica.