L’arte all’epoca di Traiano

L'arte all'epoca di Traiano

Le tendenze artistiche, in voga nell’età dei Flavi, videro una accentuazione in età traianea, in particolare nel magnifico fregio della Colonna Traiana (in policromia), nei quali i diversi elementi formali di ispirazione ellenistica, sono miscelati in una composizione di impronta romana, con la chiara volontà di imprimere l’esaltazione politica e l’espressione artistica, contraddistinta da grande espressività e attenta ricerca psicologica.

L’impero romano, guidato da Traiano, raggiunse la sua massima espansione. Questo periodo vide delinearsi una nuova condizione di benessere per la società romana, che, sia a Roma che nelle province, permise l’affermazione di una consistente classe media, capace di esprimere le proprie esigenze e un proprio gusto anche in campo architettonico-artistico. L’architettura del grande imperatore (98-117 d.C.) fu rivolta, in tutto l’impero, a grandiose opere pubbliche, dai porti di Roma e Civitavecchia in Italia ai monumenti della penisola iberica (acquedotto di Segovia, ponte di Alcántara), patria di Traiano, a quelli dell’Africa romana, dove era traianeo l’impianto a castrum di Thamugadi. Esempio significativo fu anche il grandioso complesso, urbanistico e architettonico del Foro di Traiano a Roma e le Terme sul colle Oppio, entrambi opera del fidato architetto Apollodoro di Damasco, che costituiscono il primo grande esempio del nuovo tipo di impianto termale romano, con un nucleo monumentale centrale circondato da ampie aree libere e multifunzionali.

Roma, Foro Di Traiano, Colonna Traiana, Italia

La magnifica colonna spiraliforme coperta da rilievi rappresentò una novità unica nell’arte antica e divenne un punto di arrivo particolarmente moderno del rilievo storico romano. Nella Colonna Traiana si assiste per la prima volta nell’arte romana a un’espressione artistica nata legittimamente autonoma in ogni suo aspetto (anche se culturalmente ben ancorata al ricco passato). Lo stile mediante il quale il curatore del fregio della colonna era originato dell’arte ellenistica (e classica) poi sviluppata ulteriormente nel solco della narrazione storica romana, con motivi tratti dall’immediatezza della vita. Nel rilievo istoriato viene raccontata l’avvincente storia delle due campagne daciche (dal 101 al 102 e dal 105 al 107), per circa duecento metri di narrazione continua, privi, come scrive Ranuccio Bianchi Bandinelli, “di un momento di stanchezza ripetitiva, di una ripetizione, insomma, di un vuoto nel contesto narrativo”. Anche lo stile espressivo è inedito, con un rilievo molto basso, per non alterare la linea architettonica della colonna, talvolta anche in negativo, spesso risaltato da un solco di contorno e ricco di variazioni espressive per rendere efficacemente l’effetto dei materiali più disparati (stoffe, pelli, alberi, corazze, fonde, rocce, ecc.). Il rilievo presentava una espressività ancor più vitale grazie alla policromia e agli elementi metallici per le armi impugnate. La lettura delle scene era facilitata dalla sua collocazione, in un cortile tra i due loggiati delle due cosiddette “biblioteche”, greca e latina, del Foro di Traiano.

La scultura ebbe uno spazio di prim’ordine sotto l’impero di Traiano: ne sono testimonianza anche le monete dell’epoca che raffigurano il nuovo Foro ricchissimo di statue e rilievi. Nell’arco di Costantino è inserito un lungo fregio di epoca traianea spezzato in quattro tronconi ma facente parte originariamente di un unico rilievo. Esso, ricco di vibranti figure ad alto rilievo, è strettamente connesso con l’arte della Colonna. Una delle più belle opere di questo periodo fu l’Arco a Benevento, finemente scolpito e molto ben conservato, eretto in occasione dell’apertura della via Traiana, una variante della via Appia tra Benevento e Brindisi. In Dacia vennero costruite poderose infrastrutture per le campagne militari, tra le quali resta il grandioso Ponte di Traiano sul Danubio, il più lungo ponte in muratura mai costruito. Venne eretto anche un grande monumento commemorativo per i caduti nelle guerre e la celebrazione la vittoria finale, il Tropaeum Traiani, presso la cittadina rumena di Adamclisi.

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